NAPOLI – Due nuovi decessi nel carcere di Poggioreale in pochi giorni riaccendono l’allarme sulle condizioni di vita all’interno dell’istituto penitenziario.

Il primo caso riguarda Konte Allhaje, 27 anni, di origine gambiana, detenuto dal 2024 e ricoverato il 30 settembre 2025 all’ospedale Cardarelli, poi trasferito al Cotugno per una grave forma di tubercolosi. È deceduto il 10 ottobre. Sulla vicenda è stata disposta l’autopsia per chiarire le cause della morte.

Nella notte tra il 16 e il 17 ottobre, un secondo detenuto, italiano di 41 anni, è morto per cause ancora da accertare. Anche per lui il magistrato ha disposto l’esame autoptico, con la salma trasferita al Secondo Policlinico di Napoli.

Il Garante campano dei detenuti, Samuele Ciambriello, intervenuto con una nota durissima, ha denunciato una situazione di degrado e pericolo costante:

“Si continua a morire di carcere e in carcere. Poggioreale è un buco nero, una bomba ad orologeria. La politica tace, fa solo passerelle.”

Secondo i dati diffusi dal Garante, dall’inizio del 2025 nel carcere napoletano si contano 2 suicidi, 25 tentativi di suicidio, 202 atti di autolesionismo, oltre a 3 decessi per cause da accertare e 9 per cause naturali.

Ciambriello ha scritto al Provveditorato campano dell’Amministrazione Penitenziaria, al Direttore di Poggioreale e al Direttore sanitario del carcere, chiedendo chiarimenti sul caso del giovane gambiano e sulle misure sanitarie adottate dopo la scoperta della tubercolosi:

“I compagni di cella mi hanno riferito che soffriva da tempo, tossiva, perdeva sangue dalla bocca. Chiedo se le aree frequentate siano state sanificate e se i detenuti a contatto con lui siano stati testati.”

Il Garante ha inoltre descritto pessime condizioni igieniche e di sicurezza, sottorganico di agenti e personale sanitario, visite mediche saltate per mancanza di scorte e una situazione di grave sovraffollamento: 2.165 detenuti a Poggioreale e 7.713 in tutta la Campania, con un tasso del 139%.

“Gli agenti fanno sciopero per la mensa, i detenuti saltano visite e interventi salvavita. Ho incontrato persone malate di talassemia e tumori lasciate senza cure. Chi deve intervenire?”, ha concluso Ciambriello, auspicando un intervento della Procura di Napoli e della Magistratura di Sorveglianza.