Matteo Messina Denaro risponde ad alcune domande

Nel primo vero faccia a faccia con i magistrati Matteo Messina Denaro non ha scelto il silenzio. Per oltre un’ora ha risposto alle domande del procuratore Maurizio De Lucia e dell’aggiunto Paolo Guido, venuti da Palermo per interrogare il boss arrestato il 16 gennaio alla clinica La Maddalena.

Nessun elemento significativo è emerso

Pare che le risposte del padrino non abbiano dato alcun contributo importante, o almeno significativo, al quadro dell’inchiesta. Tanto è vero che tutto si è risolto in poco tempo e il verbale non è stato neppure secretato. Se ne deduce che non contenga colpi di scena né elementi decisivi. Ma non per questo il velo del riserbo da parte dei magistrati si è allargato. Se per la forma questo era il vero interrogatorio del boss dopo 30 anni di latitanza va ricordato che Messina Denaro aveva già visto per pochi minuti i magistrati subito dopo l’arresto. Il tempo necessario perché De Lucia potesse dirgli che era “nelle mani dello Stato” e che “riceverà piena assistenza medica”. Cosa che si sta realmente facendo nel carcere aquilano di massima sicurezza.