SAN FELICE A CANCELLO (CASERTA) – Un tubo nascosto che convogliava nel terreno i residui di un impianto di condensazione. È quanto hanno scoperto i Carabinieri della Stazione di Cancello nel corso di un controllo ambientale eseguito nel pomeriggio di martedì 14 ottobre in un opificio del comune casertano.
Il sequestro e la denuncia
L’ispezione, condotta insieme al personale dell’Arpac di Caserta e ai tecnici dell’Asl – Distretto di Maddaloni, ha portato al sequestro dell’intera struttura e alla denuncia del titolare, un uomo di 74 anni, già noto alle forze dell’ordine.
Durante le verifiche, i militari hanno accertato che lo scarico dell’impianto di condensazione avveniva senza autorizzazione, con i reflui che finivano direttamente nel suolo, in violazione delle norme ambientali vigenti.
Indagini coordinate dalla Procura
L’intero impianto è stato posto sotto sequestro penale e la documentazione acquisita è ora al vaglio della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, che coordina le indagini per ricostruire le responsabilità e valutare l’entità del danno ambientale.
Un’azione contro l’inquinamento industriale
L’intervento si inserisce in un piano di controlli mirato alla tutela dell’ambiente e alla prevenzione dell’inquinamento industriale nel territorio casertano, una delle aree più delicate della Campania sotto il profilo ecologico.
I Carabinieri hanno ribadito l’impegno a proseguire le verifiche per contrastare pratiche irregolari e scarichi abusivi che mettono a rischio la salute pubblica e l’ambiente.