Giugliano: beccati a sversare rifiuti davanti la Parrocchia di San Matteo a Ponte Riccio

Idioti, cretini, deficienti, farabutti, criminali, zozzoni, sporcaccioni, assassini… l’elenco dei possibili epiteti per definire questi “signori” è lungo.
Ce n’è anche di più coloriti, volendo.

Tutti, comunque, inadeguati a definire questa gentaglia che si ostina a sporcare le nostre strade, a trasformare le nostre campagne in discariche, a insozzare ogni angolo appena un po’ fuori mano. A creare le condizioni perché questa continui ad essere definita con il marchio infamante di “terra dei fuochi”.

Questi “signori“ vivono tra noi, abitano qui, cento metri più in qua o 1 chilometri più in là. Respirano la nostra stessa aria, il fumo dei nostri stessi roghi, i medesimi veleni. Nel loro sangue c’è la nostra stessa diossina, gli stessi metalli pesanti. Si ammalano e muoiono dei nostri stessi cancri. Buttano il sangue dai nostri stessi orifizi, ma continuano a buttare rifiuti ovunque e a costringerci ogni giorno ad inseguirli. Per rimuoverli prima che vengano incendiati. Per beccarli, mettendo telecamere ovunque.
Questi due, ad esempio, li abbiamo beccati con le telecamere mobili davanti la Parrocchia di San Matteo a Ponte Riccio. La cosa “bella” sapete qual è? Che abitano a meno di un chilometro da lì.