Afragola Speculazioni

Afragola, speculazioni da Covid-19: non sono più di moda scontrini e prezzi in vista

Incremento delle speculazioni a causa dell’emergenza Coronavirus anche ad Afragola: a subirne le conseguenze dal semplice consumatore al produttore.

Ogni giorno vengono emanate misure o attivate operazioni di beneficenza per aiutare chi in condizioni economiche disastrose, accentuate dalla chiusura forzata di aziende e sedi di lavoro, ha difficoltà a mettere il piatto pronto in tavola. Spesso a lamentarsi sono i commercianti, naturalmente. Ma coloro che invece sono inseriti nel settore della produzione o distribuzione alimentare, che hanno la possibilità di continuare a lavorare, hanno risolto a “modo loro” e a “danno dello Stato“.

Nessuno scontrino in circolazione e a restare fedeli alle regole fiscali resta, forse a malincuore, solo la grande produzione. 

Le piccole attività ne stanno approfittando: i prezzi dei prodotti di due mesi fa sono ormai un ricordo lontano, mentre ora sono alle stelle. Inoltre, se un cliente chiede la ricevuta fiscale, rischia anche di  discutere col commerciante, che sta cercando di evadere. Ora più che mai poco fatturato ufficiale fa comodo un po’ a tutti.

Nuova tecnica? Non esporre più il prezzo ed essere costretti a chiederlo.

Dando solo uno sguardo al territorio circostante, in prossimità delle festività, le uova pasquali sono aumentate del 100%. 
Alcuni panificatori del territorio afragolese affermano che per loro è aumentato di 4 euro al quintale il prezzo della farina e, nonostante ciò, hanno cercato di attutire il colpo, lasciando invariato il prezzo del pane. La speranza è che la situazione torni alla normalità subito altrimenti sarà difficile non far pesare l’incremento anche ai  clienti : diverrebbe poi una questione di sopravvivenza dell’attività. 

[the_ad id=”23524″]

Le attività commerciali che hanno maggiormente attuato questa pratica cercando di non dare nell’occhio sono stati anche i fruttivendoli e le pescherie.

La Guardia di Finanza sta agendo per cercare di eliminare questo comportamento c0n le giuste sanzioni.

Se ognuno di noi riuscisse a fare la propria parte, c’è la possibilità che una volta usciti dallo stato di emergenza sanitaria, malgrado entrando inevitabilmente in quella economica, le conseguenze potrebbero essere meno disastrose.