Cipriano Chianese Resit

Casal di Principe: disastro ambientale, Cipriano Chianese condannato a 18 anni di carcere

E’ stato condannato a 18 anni di carcere con l’accusa di associazione camorristica e avvelenamento di acque.

Questo è quanto ha stabilito la Corte di Cassazione per Cipriano Chianese, responsabile del disastro ambientale della discarica Resit di Giugliano. Secondo il castello accusatorio, all’epoca dei fatti, vennero fatte confluire con la mano della camorra, rifiuti di provenienza lecita ed illecita, senza misure di controllo, determinando così il grave danno ambientale. Chianese è ritenuto uno degli ideatori, per conto del clan dei Casalesi, del sistema delle ecomafie e dello smaltimento illecito dei rifiuti. Ma l’imprenditore,  nel provocato disastro ambientale, non era solo, la Cassazione ha confermato in Appello le condanne per altri tre imputati; quattro anni e mezzo per Filomena Menale, moglie del Chianese, dieci anni per Remo Alfani, primo progettista della discarica e quindici anni per Gaetano Cerci, altro imprenditore dei rifiuti.