Savoia

I Savoia rivogliono i gioielli della Corona

I Savoia, rivogliono indietro i gioielli della Corona perché dal dopo guerra sono rimasti in Italia. Non li hanno portati con sé.

I Savoia falliscono la mediazione

“Ieri si è tentata una mediazione all’Adr center di via degli Scipioni alle 12, ma ha dato esito negativo”, spiega il legale. Sulle cifre Orlandi non si sbilancia. “C’è un inventario, ci sono dei beni”, dice. Beni che non sono stati confiscati. “A differenza degli altri beni – aggiunge -, questi non sono mai stati confiscati e sono rimasti pendenti. Perciò devono essere restituiti”.

Quando il tesoro fu ritirato.

Il tesoro fu ritirato nel 1946, dopo tre giorni dall’annuncio della Repubblica. Dalla Real Casa, per ordine del Re Umberto II consegnò la cassa della Corona a Einaudi ( Banca d’Italia ). Da quel giorno, la cassa, é entrata nel Caveou.

Dubbi su furto gioielli

Si affermava che, i gioielli erano stati trafugati . Ma la cassa ha 6 sigilli della Real Casa e 5 dalla Banca d’Italia. Sono rimasti sempre intatti , solo controllati nel 1976, quando il Borhese  ritenne dei furti. Avvenne il controllo ed Era palpabile tutto il tesoro.

    Cosa contiene la cassetta dei gioielli dei Savoia

Tra i pezzi più importanti, rinchiusi nel cofanetto di pelle nera, foderato di velluto azzurro Savoia, catalogati il 5 giugno del 1946 da Lucifero con l’assistenza di Davide Ventrella, allora segretario del sindacato orafi, figurano un grande diadema a undici volute di brillanti, attraversato da un filo di perle orientali, che negli spazi inferiori ha perle incastonate, in quelle superiori gocce di brillanti incastonati; il tutto per un totale di 11 perle a goccia di grani 720, 64 perle tonde del peso di grani 975, 1040 brillanti del peso di grani 1167. Si tratta della famosa tiara che appare in tutti i ritratti ufficiali della regina Margherita e della regina Elena.

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