Taglio dello sconto sulla benzina: siamo quasi a 2 euro al litro

Un regalo che a fine anno potrebbe costare oltre 360 euro in più per spostarsi: come noto con la manovra è stato deciso di ridurre ulteriormente il taglio alle accise sui carburanti che per qualche mese aveva calmierato i prezzi. A novembre lo sconto era già stato ridotto da 30,5 cent a 18,3 cent (dal primo dicembre). Poi è stato del tutto tagliato a partire dal primo gennaio.

L’andamento dei prezzi

Meno costa al self, chiaramente, ma sono moltissime le segnalazioni sui social di benzina self oltre i 2 euro. Con casi ‘limite come, ad esempio Napoli dove tra i distributori più cari ci sono quelli in centro città, che chiedono 2,199 euro per un litro di verde. Oppure a Lipari (nelle isole Eolie) dove si era già toccato il picco di 2 euro l’anno scorso e oggi la benzina costa 2,17 euro al litro e il gasolio 2,21 euro.

Come noto l’andamento dei prezzi alla pompa riflette (anche se lentamente) l’andamento delle quotazioni internazionali condizionate dalle decisioni del cartello dei paesi produttori (l’Opec+), influenzati a loro volta dalla situazione politica internazionale. Ma indipendentemente da queste variabili – rileva Assoutenti – la maggiore spesa sarà legata solo al rialzo delle accise. Ad esempio – spiega l’associazione – rispetto il prezzo medio del mese di dicembre, con i listini odierni, un pieno costa in modalità self +6,9 euro, ossia 166 euro annui in più. Non va meglio per il gasolio: sempre rispetto al prezzo medio di dicembre, pieno costa 7,15 euro in più. Ossia +172 euro annui. Questo raffrontando i prezzi di dicembre e di oggi: ma se si considera lo stop complessivo al taglio delle accise da 30,5 centesimi, la maggiore spesa annua, indipendente dal futuro andamento dei listini dei carburanti, raggiunge +366 euro annui.