Bici in città

Frattamaggiore. Bici in Cittá non si fará: “una denuncia e non una rinuncia”

Quest’anno l’edizione di Settembre di “Bici in Città” non ci sarà, a seguito di una decisione maturata dal Comitato “VIVIAMO LA CITTÀ” che ha organizzato 16 EDIZIONI di questa popolare manifestazione, attraverso il lavoro svolto con PASSIONE e GRATUITÀ da decine di attivisti ed il contributo economico di vari sostenitori che hanno creduto nel nostro impegno e condiviso le nostre proposte in materia di MOBILITÀ, di AMBIENTE e di DIFESA DEI BENI COMUNI.” Questo si legge nel comunicato diffuso dal comitato Viviamo la Cittå diffuso in questi giorni e che tante polemiche ha sollevato – Gli attivisti del comitato continuano dicendo:

ll progressivo peggioramento della mobilità e della vivibilità a Frattamaggiore ci ha indotto a interrompere questa pedalata pubblica come forma di protesta verso il disinteresse per le questioni ambientali e la difesa dei beni comuni da parte dell’amministrazione comunale che, però, ne ha saputo fare puntualmente un’utile passerella disattendendo poi nei fatti i buoni propositi propagandati in pubblica piazza.
La massima dimostrazione di questo disinteresse è stata rappresentata lo scorso luglio dalla scellerata decisione di cancellare l’unico tratto di PISTA CICLABILE realizzato a Frattamaggiore; un tratto di 800 metri di percorso ciclabile che era stato venduto in campagna elettorale come l’inizio del cambiamento e che è stato frettolosamente cancellato per accontentare una ristretta minoranza di cittadini.
Vogliamo con questa decisione che la cittadinanza comprenda anche l’importanza di non usare mezzi inquinanti per tutto l’anno e non solo per un paio di giorni l’anno.
Insomma, il nostro è un modo per cercare di scuotere le coscienze e far riaprire il dibattito sul tema del traffico e della qualità della vita del nostro territorio, senza correre il rischio di fare da parafulmine ad un’amministrazione che mostra scarso impegno sui temi dell’ambiente e della difesa dei beni pubblici.

Si tratta di un segnale di DENUNCIA, non di una RINUNCIA. Continueremo a lavorare nella direzione già tracciata della difesa dei beni comuni e di un progressivo ampliamento della qualità della vita che solo zone a traffico limitato, percorsi pedonali e piste ciclabili possono rappresentare.” 

La nostra redazione nei prossimi giorni proverå a contattare il dottor. Luigi Costanzo, tra i più rappresentativi esponenti e fondatore del comitato che tante buone pratiche di cittadinanza attiva dei nostri territori promuove. Apriremo una parentesi informativa per tenere alto i riflettori su quanto accade e quanto denunciano.