Di beneficenza se ne sente ormai parlare solitamente in maniera troppo superficiale, tale che non tutti, presi dalla routine quotidiana, prestano molta attenzione all’argomento.
Forse siamo ancora un po’ radicati in quella concezione che aiutare il prossimo supportandolo con le proprie possibilità, in tal caso economiche, e non solo, sia “roba per grandi”. Ma chi sono i grandi? Possiamo esserlo anche noi.
In realtà se si provasse a donare quella che da noi è considerata come la minima parte del nostro tempo o delle nostre risorse, sarebbe già di per se un notevole intervento, perché sommando ciascuno di questi, offerti da più aiutanti, il risultato sarebbe tutt’altro che minimo. Insomma,ognuno di noi può essere indispensabile a suo modo per delle realtà che ci circondando e davanti alle quali a volte abbassiamo lo sguardo e voltiamo le spalle. Ma fortunatamente c’è chi apre gli occhi e vuole farli aprire.
Ed è cosi che scende in campo sul territorio frattese il Leo Club, la parte più giovane del Lion Club, che vanta ormai da anni della sua memorabile storia e del suo inimitabile operato a livello internazionale, nazionale e provinciale.
Nella serata di ieri è stato organizzato un aperitivo solidale presso il lounge bar “Bamboo” di Frattamaggiore, aprendo le danze ad un anno ricco di novità e progetti, già in corso o in fase di organizzazione. Si sono riuniti tutti i membri e hanno coinvolto giovani e adulti che con una quota d’ingresso si sono intrattenuti piacevolmente tra buffet e drink, allo stesso tempo supportando le famiglie più bisognose del territorio, nonché obiettivo dell’evento.
E’ stata la stessa presidentessa, entrata in carica nel luglio di quest’anno, Marika Chianese, durante l’evento a illustrarci il prodotto dei loro interventi. “Per prendere parte al nostro gruppo” afferma ” la parola chiave per l’accesso è solo una: motivazione.”
Sono ragazzi dai 15 ai 30 anni ad aderire e a partecipare in maniera attiva con l’obiettivo di organizzare raccolte fondi, eventi di beneficenza, attività di sensibilizzazione, proprio come, ad esempio, il neonato “Progetto Martina“. Quest’ultimo è presentato,invece, come un’iniziativa Leo-Lions, volta al rendere reattivi i giovanissimi riguardo argomenti quali la sensibilizzazione dei Tumori, stimolando alla prevenzione, con convegni, anche nelle scuole, tenuti da soci Lions e Leo medici. Si può seguire in maniera semplice ogni loro iniziativa sui social e sul sito ufficiale.
Costruendo così il loro successo e facendo di questo uno stimolo per dar di più, si può dire che l’aperitivo tenutosi, riuscito nel proprio scopo, ha riportato in scena un gruppo che ha ormai, tra grandi (Lion) e piccoli (Leo), le radici ben poste, motivato nell’affermarsi sulla propria zona, nel compiere azioni destinate a dar vita a vera e propria rete solidale.