SANT’ANTIMO, nell’ambito di un servizio predisposto per contrastare il maltrattamento di animali, sono stati scoperti in queste ore ben due allevamenti illegali di Pitbull.
In due distinte operazioni, i Carabinieri della Tenenza di Sant’Antimo, insieme a personale della Polizia Municipale e del Servizio Veterinario dell’ASL Napoli 2 Nord, hanno rinvenuto nell’area a nord di Napoli un totale di 9 cani – tra cui due cuccioli – tutti in precarie condizioni igienico sanitarie.
La prima area in cui i militari sono intervenuti è sita in via Marconi ed è proprietà di una società immobiliare. Qui, insieme ad una coppia che aveva abusivamente occupato una cabina elettrica dell’ ex distilleria Palma, sono stati trovati 6 cani di razza Pitbull liberi di muoversi su un appezzamento di circa 5.000 metri quadrati. L’uomo e la donna – un 38enne e di una 43enne di Napoli – sono stati denunciati per violazione di domicilio e furto di energia elettrica ma anche per invasione di terreni e ricettazione degli animali.
Nei guai anche 2 dei proprietari dei 6 cani che sono stati individuati grazie al microchip degli animali. La loro posizione è al vaglio perché non avevano segnalato: la sparizione del cane in un caso e la cessione a terzi nell’altro.
Nel stesso contesto operativo è stata poi individuata un’altra area, in via del Caravaggio, in cui si allevavano in altrettanto pessime condizioni igienico sanitarie ancora 3 cani di razza Pitbull. A denunciare l’impossibilità di accedere all’area di circa 500 mq a causa della presenza degli animali è stato lo stesso proprietario, un 56enne di Grumo Nevano.
Tutti gli animali sono stati affidati al canile comunale di Succivo e sono state avviate indagini per verificare l’eventuale coinvolgimento dei cani in gare tra animali. I Pitbull sono infatti noti per la muscolatura compatta, il portamento agile e veloce e, purtroppo, per la presunta aggressività spesso sfruttata ed esasperata dai “padroni” nei combattimenti clandestini di cani.