IMPRONTA DIGITALE

Tempi duri per i furbetti del cartellino, arriva l’impronta digitale per marcare

Lo prevede il nuovo ddl sulla Pubblica Amministrazione. I badge e i fogli presenze non sono più adeguati a fronteggiare gli eventuali furbetti del cartellino e quindi viene prevista l’applicazione tramite impronta digitale generalizzata delle presenze in servizio basati sulla registrazione dei dati biometrici e sull’installazione di apparati di sorveglianza.

«Voglio evitare che ci siano Comuni in cui la gente non va a lavorare: in Consiglio dei Ministri passerà, in via definitiva, il mio provvedimento che prevede che ci siano controlli biometrici nella Pubblica Amministrazione». Lo ha detto, a margine dell’assemblea nazionale dell’Anci, il ministro della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno. I controlli, ha spiegato, saranno fatti «con l’identificazione facciale, con l’impronta digitale o con l’iride».
«La prima cosa – ha detto – è che devono lavorare tutti, poi li faccio lavorare bene. È prevista per tutti: il problema assenteismo che emerge è minimo rispetto all’effettivo». «In Consiglio dei ministri c’è un provvedimento – ha aggiunto la Bongiorno –  si chiama provvedimento ‘Concretezzà, che cerca di aiutare anche i comuni che sono rimasti più indietro. Manderò dei tutor, il Nucleo Concretezza» per aiutare quelli che restano indietro: in «Italia abbiamo troppe velocità, non possiamo pensare che con diverse velocità cresciamo tutti».