Boom REI in Campania: quanti sono i beneficiari del Reddito di Inclusione a Napoli e in provincia?
Secondo i dati diffusi dall’Osservatorio statistico dell’Inps, il tasso di inclusione del Rei – vale a dire il numero di persone ogni 10.000 abitanti che hanno usufruito del Reddito di inclusione – è in Campania il secondo più alto d’Italia.
Se a livello nazionale – da gennaio a settembre 2018 – più di un milione di persone ha usufruito dei benefici economici erogati per il Rei (con un tasso pari a 184), nel Meridione le percentuali sono bel più alte.
Il 47% dei nuclei beneficiari, che rappresentano oltre il 51% delle persone coinvolte, risiede infatti in due sole regioni: Campania e Sicilia.
A raggiungere il primato l’isola con un tasso pari a 540, ma non si distacca di molto la Campania il cui tasso di Reddito di Inclusione equivale a 517. Con i suoi 336 euro è, però, la Campania a costituire l’importo medio più elevato: un valore superiore di quasi 100 euro ai 239 della Valle d’Aosta, dove si rileva la media più bassa a fronte di una media italiana di 305 euro.
Reddito di inclusione: più beneficiari al Vomero che a Soccavo
In un prevedibile scenario targato sud, ciò che forse potrebbe sorprendere di più è che a Napoli l’Inps eroga più redditi di inclusione al Vomero che a Soccavo.
Sui 138.077 beneficiari campani, ben 98.913 risiedono in provincia di Napoli e 20.575 nei soli confini della città metropolitana. Nel cuore della borghesia collinare sono 4.001 i percettori, ma registrano il più alto numero (7.406) Napoli Nord e Scampia. A seguire ci sono Napoli Centro (4.352) e Soccavo (3.095).
Reddito di inclusione: quanti ne usufruiscono in provincia di Napoli
Lo scenario non migliora in provincia: 12.438 ad Arzano-Frattamaggiore; 6.460 nella sede Costiero Vesuviana; 3.499 a Pozzuoli; 4.903 a Giugliano; 599 a Ischia; 5.172 a Nola; 5.191 a Pomigliano; 3.264 a San Giuseppe Vesuviano; 5.259 a Castellammare; 4.497 a Torre del Greco; 3.306 a Torre Annunziata.
Si tratta, naturalmente, solo di un primo bilancio per il REI sul cui futuro pesa il Reddito di cittadinanza, rivolto ad una platea molto più ampia e annunciato – come noto – per l’anno prossimo.
