Grumo Nevano

Indagini sui rifiuti. La proposta di Ricciardi: Grumo Nevano parte civile nell’eventuale processo

Il leader del Movimento 5 stelle, Peppe Ricciardi si è fatto portavoce del popolo grumese in vista dell’udienza preliminare del 7 novembre prossimo. In questo giorno si avranno, con molta probabilità, le prime decisioni importanti in merito alle indagini sull’appalto del servizio raccolta rifiuti che vede ancora agli arresti domiciliari l’ex sindaco Pietro Chiacchio e il vigile urbano Antonio Pascale.

Centinaia di migliaia di euro di danno erariale è ciò che si prospetta dalle indagini in corso. Circa un anno fa, il 26 ottobre 2017, la Guardia di Finanza di Giugliano operò i primi arresti. In seguito, il 7 giugno 2018, un secondo blitz con altri provvedimenti di custodia cautelare ai domiciliari. Pietro Chiacchio rassegnò le dimissioni dopo 12 giorni. La settimana prossima i giudici della Procura del Tribunale di Napoli Nord potrebbero decidere le sorti di tutti gli indagati: archiviazione o rinvio a giudizio.

Peppe Ricciardi ha chiesto come forza politica la costituzione dell’ente parte civile nel caso in cui ci fossero rinvii a giudizio: “Riteniamo questa decisione molto importante – ha affermato –  perché andrebbe a tutelare l’immagine compressa della città”.

Prima del leader grillino, si era fatto sentire dall’opposizione anche l’avv. Gaetano Di Bernardo. Queste le sue dichiarazioni: “Dopo gli ultimi arresti, molto probabilmente siamo prossimi ad un rinvio a giudizio per i noti fatti che riguardano il servizio di raccolta dei rifiuti. Alla luce degli ultimi avvenimenti, il processo appare inevitabile. Tenendo ben ferma la presunzione d’innocenza per tutti gli indagati e arrestati fino ad eventuali condanne nei vari gradi di giudizio, è d’obbligo da parte dei cittadini grumesi, dell’ente comunale, costituirsi parte civile. Anche un solo euro deve ritornare indietro ai cittadini di Grumo Nevano”.