Napoli getta via il derby, i due punti li conquista Caserta

La Decò Caserta batte la Ge.Vi. Napoli in quel di Casalnuovo con il risultato di 76-78 dopo un tempo supplementare. Il sentitissimo derby della palla a spicchi se lo è aggiudicato la Juve. Tanta l’amarezza per Napoli che in più occasioni ha avuto la possibilità di chiudere il match ma non l’ha fatto.

La gara è stata equilibrata e i parziali rispecchiano quest’andamento: 13-20; 34-38; 51-57; 69-69. Ad inizio secondo quarto l’unica fuga di Caserta ma che con tanta dedizione i ragazzi di coach Lulli hanno ricucito.

Ancora una volta è emerso quello che è probabilmente il limite più grande di questo gruppo, ovvero la tenuta mentale nei momenti chiave della gara. A pochissimi secondi dal termine, con il punteggio di 69 a 66, non farsi trovare pronti sull’errore cercato al tiro libero per tentare la fortuna dalla linea da tre è un limite. Ovviamente la fortuna aiuta gli audaci e la Decò l’ha ripresa sulla sirena dopo che la palla di Petrucci ha fatto sponda sul tabellone prima e nel canestro poi.

Nel supplementare gli azzurri non hanno mollato e trascinati da Dincic (13 punti), Milani (20 punti) e Guarino (17 punti) si erano portati sul +5. Ma una gestione poco intelligente del vantaggio e del cronometro ha permesso a Caserta di rientrare ancora una volta in partita e questa volta di farla sua. Decisivi gli errori a 1.8 dalla lunetta di Dincic, ma considerata la giovane età, sono errori che ci stanno.

Questa volta poco convincenti la coppia di lunghi Malagoli (8 punti) e Malfatti (2 punti). Poco incisivi in entrambe le fasi di gioco. Prova di carattere di Di Viccaro (10 punti) possono sembrare pochi, ma sono stati segnati nei momenti decisivi del match. Negativa la prova dell’italo argentino Chiera (3 punti) troppe volte leggero sia in difesa che al tiro in fase offensiva.

Un monumento andrebbe eretto per Dario Molinari (3 punti) autentica anima di questa squadra. Oltre a non aver mollato mai, ha il merito di aver marcato praticamente da solo tutti i cestisti casertani. Inesauribile, si ricarica probabilmente con le urla d’incitamento dei tifosi partenopei.

La riflessione dopo questa sesta sconfitta è se il sangue freddo nei momenti decisivi della gara sia un limite della squadra oppure della guida tecnica. Dopo 10 partite è più che giusto cercare di trovare l’ingranaggio che fa difetto.