Il Liverpool domina il Napoli, 1-0 e azzurri all’inferno ancora una volta

La Champions League e il Napoli, un binomio così affascinante ma altrettanto maledetto per i nostri colori. Gli azzurri hanno perso, meritatamente, 1-0 ad Anfield contro il Liverpool.

Risultato frutto del sadismo che la sorte riserva al Napoli nelle avventure europee. Bastava una rete, ma non è arrivata. Dopo l’eliminazione con i 12 punti, arriva questa con 9 punti, a pari merito con il Liverpool, con una sola sconfitta in 6 gare ma con una differenza reti peggiore.

Proprio questo è il punto, le reti subite dalla squadra di Carlo Ancelotti. Cinque e protagonista negativo in ognuna di esse è Mario Rui. Il terzino portoghese, fenomenale secondo il suo agente, è stata la croce che il Napoli ha dovuto abbracciare in questo cammino in Champions. L’handicap che ha accompagnato ogni singola gare europea fino a questa sera, regalando la rete qualificazione a Salah. Per disperazione e anche liberazione, nella ripresa Ancelotti lo ha sostituito con Ghoulam, quanto ci sei mancato!  Ma oramai era troppo tardi. Ci ricorderemo del portoghese per il tacco “no look” che stava mandando in porta Salah e compagni.

Sicuramente gli azzurri non hanno disputato una prova brillante. Il centrocampo è stato surclassato dai Reeds, che potevano tranquillamente chiudere con un risultato più tondo se Manè non avesse deciso di sbagliare l’inverosimile in una sorta di tortura psicologica per tenere in vita le speranza di 4 milioni di tifosi partenopei. Anche se non bisogna dimenticare che abbiamo giocato in casa della scorsa finalista di Champions e attuale prima in classifica in Premier League.

Il Napoli retrocede così in Europa League, con tantissima amarezza. Ma con la consapevolezza di essere una squadra forte che se vorrà potrà sicuramente fare strada. Immaginiamo che Carlo Ancelotti non snobberà la coppa, anche perché il campionato sembra già finito e un senso a questa stagione bisognerà pur darlo. Ricordando a tutti e al Presidente De Laurentiis, che arrivando eternamente secondi non si abbelliscono le bacheche.