Cardito

Cardito: Giuseppe poteva essere salvato. Convalidato il fermo di Tony Badre

Mercoledì si è tenuto l’udienza di convalida del fermo di Tony Badre per l’omicidio avvenuto domenica scorsa a Cardito del piccolo Giuseppe.

In questa fase sono emersi anche i primi dettagli dell’autopsia avvenuta sul corpo del bambino. Si è trattata, purtroppo, di una lunga agonia. La morte è sopraggiunta a causa di un’emorragia interna e ad una frattura alla base del cranio. Poteva però salvarsi se solo qualcuno avesse chiamato in tempo i soccorsi.

Il giudice nel pomeriggio di ieri ha spiccato un’ordinanza cautelare per l’omicidio del bimbo e le lesioni a sua sorella. Il racconto di Tony Badre si è arricchito di alcuni particolari peggiorativi della sua situazione processuale. Il 24enne ha affermato testualmente: “Ho fumato diversi spinelli, come faccio ogni giorno. Poi ho perso la calma”.

Prima il letto rotto dai fratelli il sabato e poi il chiasso prodotto Domenica mentre il 24enne cercava rifugio negli effetti della droga. Da qui è partita la violenza cieca, schiaffi, pugni e poi una mazza. Il tutto sotto gli occhi della campagna, Valentina Casa, che pare abbia tentanto di fermarlo ricevendo anche un morso sulla testa.

Ma la posizione della donna è ancora in fase di valutazione da parte degli inquirenti. Perché successivamente al pestaggio ha aiutato Tony a medicare i bambini alla meglio.