Cardito

Omicidio Cardito: Bufera sul testimone ma la piccola Noemi inchioda Tony e Valentina

Continua senza sosta la fase investigativa di raccolta delle testimonianze per ricostruire nei dettagli il quadro nel quale è avvenuto l’omicidio del piccolo Giuseppe Dorice a Cardito

La difesa di Tony Badre si sta muovendo per smontare la testimonianza dell’unico testimone diretto della vicenda. Si tratta di un uomo che aveva affermato di aver visto Badre il giorno prima dell’omicidio tirare un calcio al bambino per strada. La difesa sostiene che sabato 26 gennaio Badre fosse a lavoro e quindi la testimonianza non sarebbe fondata. Un aspetto importante che però non sposta di tanto il quadro accusatorio. 

Ad inchiodare Tony Badre e Valentina Casa alle loro responsabilità sono le testimonianze della piccola Noemi, sorellina di Giuseppe. La bambina ha fornito dettagli chiari e inequivocabili dell’infero vissuto quotidianamente nella casa di via Marconi a Cardito

Io lo dicevo alle maestre che Tony ci metteva sotto l’acqua e dentro il cesso. Mamma era con me, ma non faceva niente. Finalmente me ne vado da quella casa“. 

Responsabilità che riguardano anche la scuola frequentata dai fratellini, perché la segnalazione di maltrattamenti, così come detto da NanoTV poche ore dopo dall’omicidio, fu fatta, ma in maniera tardiva e incompleta.