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Bambino autistico Afragola: il Ministero scagionerebbe la scuola, insorge la famiglia mai ascoltata

Non si placa la polemica che riguarda il bambino autistico che fu escluso dalla recita scolastica in un istituto paritario di Afragola.

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Ancora massimo riserbo sul nome della scuola ma a quanto pare la visita degli ispettori del Ministero della Pubblica Istruzione, che hanno fatto indagini sul caso, non porterebbe a responsabilità dirette della Scuola, del Dirigente Scolastico e della maestra del  piccolo “Andrea” che oggi frequenta il primo circolo didattico statale Marconi di Afragola, anche grazie all’interessamento del Sindaco della città Claudio Grillo.

Secondo l’avvocato difensore della scuola paritaria il Ministero successivamente alla visita degli ispettori avvenuta lo scorso 19 dicembre avrebbe inviato una pec alla scuola che scagionerebbe la stessa da comportamenti non consoni al trattamento di un bambino con sospetto autismo. La pec annunciata, ma mai mostrata, dall’avvocato al telefono con la nostra redazione reciterebbe che la scuola, la maestra e la dirigente scolastica non avrebbero mai messo in atto comportamenti lesivi alla dignità del piccolo “Andrea”.

Indignati i genitori del bambino autistico che in queste settimane hanno iniziato una vera e propria battaglia per ottenere giustizia, la mamma raggiunta al telefono dalla nostra redazione precisa: “Non siamo mai stati convocati ufficialmente dal Ministero su questa vicenda, non capisco come si effettuino ispezioni e si facciano relazioni sull’accaduto tenendo come riferimento solo notizie di stampa o parlando con la scuola e non con i diretti interessati. Sono più serena rispetto alla scuola che oggi ha in carico mio figlio grazie anche all’intervento in prima persona del Sindaco Grillo. Finalmente mio figlio torna con il “bavetto sporco”, segno che mangia e che viene sostenuto nelle varie azioni da personale competente ed affettuoso ma soprattutto riguardoso della sua condizione. La notizia dell’esito dell’ispezione del Ministero che non sanziona la scuola mi lascia indignata e se venisse confermata sarebbe un pessimo esempio ed una ferita indelebile che resterebbe su questa vicenda. Spero che non venga confermata, io non mi fermerò fino a quando non otterremo giustizia per mio figlio e per tutti i bambini autistici che frequentano le istituzioni scolastiche“.