Casoria 5G

L’associazione “Un Balcone sul futuro” e le considerazioni ambientali sulla polemica casoriana del 5G

Considerazioni sul 5G a Casoria

di Associazione “Un balcone sul futuro – Da qualche giorno sui quotidiani casoriani e su alcuni media si nota una fervente attività di esponenti ambientalisti, pseudoricercatori scientifici e giuristi casoriani, che esprimono le loro preoccupazioni per l’istallazione di antenne del nuovo sistema di trasmissione 5G. Questi interventi fanno eco a Interrogazioni depositate al Sindaco, con le quali si chiede di accertare la compatibilità del sistema con la tutela della salute umana e dell’ambiente, richiedendo accesso agli atti, con tutte le competenze del caso, per poter verificare personalmente che questa tecnologia non sia dannosa all’essere umano.

Ci viene in mente che già anni fa, quando furono istallate antenne per 3G e 4G, ci furono le proteste di alcuni cittadini che gridavano al pericolo per l’ambiente e per la salute dei cittadini, chiedendo la disinstallazione di queste antenne dai terrazzi dei loro vicini. Ovviamente, tutto finì nel dimenticatoio e le stesse persone che si lamentavano ieri, oggi usano i loro smartphone con le tecnologie che allora condannavano.

La ripresa delle proteste di questi giorni però può essere utile per fare qualche considerazione.

A partire dal presupposto che molte organizzazioni governative e non, predisposte alla tutela della salute e dell’ambiente, hanno messo in evidenza il fatto che non è provato che il 5G abbia effetti negativi e che già è stata definita fake news la notizia che il 5G alimenti il Covid 19, mettendo così in ridicolo buona parte dei creduloni (e non vorrei che ora diventassimo ridicoli per queste dichiarazioni che già si stanno diffondendo in alcuni comuni del circondario), mi chiedo a quali danni specifici si riferiscano le Interrogazioni e come mai, in esse non si faccia cenno ad altre importanti urgenti questioni di carattere ambientale che pure riguardano la salute pubblica della cittadinanza.

Ci farebbe piacere che l’attenzione dei depositari dell’Interrogazione e dei suoi sostenitori fosse direzionata alla situazione vera di Casoria, a partire dalla pulizia delle strade e dei marciapiedi, che si può definire semplicemente vergognosa. Strade che non vengono pulite, marciapiedi pieni di erbacce, animali di qualunque specie che indisturbati camminano scansando escrementi di qualsiasi tipo e che si guardano bene dallo scendere in strada per non finire in qualche fosso. E questo nonostante l’impegno di alcuni volenterosi che puliscono qualche tratto di strada.

Proporremo, quindi, di fare interrogazioni e battaglie per sollecitare l’amministrazione a provvedere a questi bisogni elementari della cittadinanza, considerato anche che i cittadini pagano per avere questo servizio.

Non vogliamo entrare nella bega politica e accusare qualcuno della responsabilità dei fatti, ma proporremmo a tutte quelle organizzazioni politiche e non, di attivarsi per sollecitare l’amministrazione comunale a risolvere questi problemi che sono i più elementari eppure i più urgenti.

Ci sarà tempo per affrontare questioni che ad oggi sembrano secondarie e aleatorie e che fanno sospettare, piuttosto, ci si trovi di fronte a una strumentalizzazione politica.