Fondi comuni di investimento: di cosa si tratta e come investire

Analizzando da vicino il quadro degli investimenti in Italia è utile sottolineare che i fondi comuni d’investimento sono tra gli strumenti più diffusi in assoluto. Questi fondi vengono gestiti da specifiche società di gestione del risparmio il cui compito è quello di investire i soldi dei risparmiatori in varie attività finanziarie.

Bisogna, tuttavia, approfondire il discorso poiché c’è chi li apprezza, ma esistono anche molti detrattori di questi strumenti. Di cosa si tratta, quali sono i migliori e come investire in maniera corretta, così da sfruttarne i vantaggi? Per trovare una risposta a queste e a molte altre domande segnaliamo qui una guida ripresa da Affari Mieiportale di riferimento nel panorama del risparmio e della gestione della finanza personale

Quello che si vuole capire è se valga, o meno, la pena investire in un fondo di questo tipo. Per riuscirci è necessario fare delle premesse. Come viene indicato nella guida sopra citata, spesso scegliere questa tipologia di investimento è un duro colpo per i propri risparmi. Non di rado, infatti, le società che gestiscono questi fondi non sono capaci di far fruttare il capitale investito, pur continuando ad avere accesso ai risparmi dell’investitore che si andranno via via ad erodere. 

Va precisato che non tutti i fondi comuni di investimento sono uguali ed è importante fare le dovute differenze tra gli uni e gli altri.

Esistono i fondi non quotati a gestione attiva, che non sono da prendere in considerazione poiché hanno poco rendimento e alte commissioni; i fondi quotati a gestione attiva che, sebbene siano più trasparenti e avvicinabili, hanno dei costi di gestione decisamente alti rispetto a quelli che sono i vantaggi apportati. Ci sono poi anche i fondi a gestione passiva

Alla luce di queste dritte, è utile carpire anche qualche segreto per investire senza perdere importanti somme di denaro. Il primo consiglio è sempre quello di differenziare gli investimenti, optando comunque per mercati che siano solidi e che siano in grado di dare delle sicurezze. Si consiglia, inoltre, di puntare sugli ETF che costano meno e che sono più sicuri, così come suggeriscono gli esperti. Infine, l’ultimo suggerimento che vale la pena annotare è quello di valutare sempre il profilo di rischio prima di decidere di optare per questo o quell’investimento. Si tratta di un dettaglio non irrilevante, che è in grado di fare la differenza soprattutto quando non si è esperti.