Nel giorno del funerale di Maria Paola, la nostra redazione ha raccolto una serie di informazione da ambienti interni alla famiglia Gaglione in contrapposizione con le tesi e gli scenari che fino ad oggi erano noti all’opinione pubblica.
Il primo punto riguarda la ricostruzione dei fatti avvenuti la sera di giovedì a Caivano. Secondo le informazioni ci sono state fornite, giovedì intorno alle 20 sarebbe avvenuto un confronto tra i genitori di Maria Paola e la coppia. Due le questioni affrontate: i presunti problemi di Ciro con la giustizia e la mancanza di una casa dove la coppia potesse vivere tranquillamente.
Secondo gli ambienti vicini alla famiglia, i genitori erano preoccupati perché Ciro avrebbe ancora tutt’ora in corso delle pendenze processuali. L’altra preoccupazione riguardava il continuo chiedere ospitalità della coppia presso parenti e amici. I genitori si sarebbero resi anche disponibili ad ospitare i due ragazzi nel periodo che sarebbe occorso per risolvere i problemi di Ciro. Dando poi il loro “via libera” per vivere la loro storia lontano da Caivano.
Durante l’incontro non era presente il fratello Michele che verso le 22 si sarebbe recato, sempre nel Parco Verde, a prendere il figlio ad una festicciola di un coetaneo. In quei minuti sarebbero iniziate una serie di telefonate da parte di alcuni amici di Michele che segnalavano Maria Paola e Ciro sul corso di Caivano, presenza “chiassosa” che non è passata inosservata.
Verso le 24 la coppia si sarebbe recata sotto casa di Michele al Parco Verde attirando, rumorosamente, l’attenzione del fratello di Paola. A quel punto Michele Gaglione sarebbe sceso in strada per intimare alla sorella e al fidanzato di smetterla. Da quel momento poi sarebbe iniziato l’inseguimento.
Quindi gli ambienti vicini alla famiglia hanno confermato che non ci sarebbe stato nessuno speronamento e che la caduta dell’Honda Sh con i due ragazzi a bordo sarebbe stata accidentale. Così come è stato confermato che Michele, dopo l’incidente, si è scagliato contro Ciro non accorgendosi della sorella morta sull’asfalto.
Questi scenari dovranno ovviamente essere verificati dagli inquirenti che stanno indagando sulla vicenda.
anna rizzuto cardito
