Ieri vi abbiamo raccontato la storia di un cittadino di Casandrino che ha dovuto attendere una settimana per un’ambulanza.
La sua storia purtroppo è ben lontana dall’essere risolta. Perché l’intervento del 118 non ha sistemato la questione anzi. Il tampone non è stato effettuato, anche se per i paramedici intervenuti la sintomatologia è riconducibile al covid. I tempi per il tampone domiciliare sono lunghissimi e anche effettuandolo privatamente, fino a quando i dati non vengono trasmessi all’ASL non può avvenire il ricovero.
Nelle ultime ore le condizioni si sono aggravate ed è dovuta intervenire nuovamente un’ambulanza covid. Anche in questo caso il ricovero non è avvenuto. Questo signore di 70 anni non può stare steso perché va in insufficienza respiratoria ed è seduto da giorni su una poltrona con l’ossigeno che lo tiene in vita. Assistito solo da una figlia che non è infermiera proprio per evitare eventuali contagi.
Se la sanità è immobile nonostante le pressioni quotidiane del Comune di Casandrino.