Mani sulla città al tempo del COVID. Luci e ombre sugli appalti all’ambito 19: sotto accusa l’amministrazione di Afragola.

Il Sindaco Grillo e il vicesindaco Castaldo, con delega alle politiche sociali, intervengano subito con la sospensione in autotutela di un appalto piu’ che sospetto

Non c’è più tempo, entro il 4 dicembre scadranno i termini per fare ricorso ad un appalto del valore di 170mila euro che usciranno dai bilanci dell’ambito 19 con capofila il Comune di Afragola e i Comuni di Caivano, Cardito e Crispano. L’appalto riguarda il servizio di ideazione, impaginazione, stampa e distribuzione di un giornale mensile. L’ambito che per sua natura deve provvedere a sostenere i bisognosi e in tempo di COVID le esigenze sono cresciute si preoccupa di utilizzare somme così ingenti per stampare carta e notizie.

Ma vediamo le ombre che accompagnano questo affidamento

Partecipano all’appalto solo due aziende locali, Cerbone e Tuccillo, due storiche tipografie che pero’ vedono la prima, Cerbone, con una forte esperienza nel settore in qualità di proprietaria della storica rivista Cogito che da oltre 25 anni viene distribuita nei comuni a nord di Napoli.

Si presentano le offerte che passano al vaglio di una commissione in seno al Comune di Afragola che giudica le offerte e prima di aprire quella economica valuta una serie di condizioni per assegnare un punteggio che sotto i 20 punti vedrà annullare la possibilità di aprire l’offerta economica.

Indovinate Cerbone quale punteggio ha ottenuto, con la forte esperienza di Cogito in termini di produzione e stampa di giornali, di distribuzione e di qualità di direzione, con il proprio direttore responsabile indicato come garanzia giornalistica richiesta per l’appalto. Bene a Cerbone la comissione assegna poco piu’ di 16 punti, mentre a Tuccillo ne assegna 70. Dalle carte in nostro possesso, questa valutazione discrezionale della commissione, non trova riscontro e sul portale del comune si trovano verbali nei fatti illegibili, con firme sotto i verbali che non si capiscono a chi attribuirle. Una valutazione sconcertante che nella realtà non trova riscontro. Una cosi disparata differenza di punteggio tra le due aziende nei verbali non si trova e non si capisce fino a che punto si possa attuare questa discrezionalità che ha tutto il sapore della voluta esclusione dall’offerta del concorrente per aggiudicare sulla base di una sola offerta.

L’editore di Cogito, Cerbone, in assenza di un intervento della politica, organo di controllo delle azioni dei dirigenti e dell’attività amministrativa farà ricorso: 

Un ricorso che produrrà una spesa di diverse migliaia di euro per il ricorrente ma che in effetti non blocherà la determina di affidamento DSG n°01780/2020 del 4 novembre 2020. Se il ricorrente vincerà il ricorso il Comune sarà costretto a pagare ancora, insomma da 170mila si passerà a chi sà quali cifre, compreso le spese legali.

Cerbone sottolinea: “da editore della più importante rivista territoriale da oltre 25 anni, mi sento offeso dalla valutazione della commissione, così bassa rispetto al concorrente, ma soprattutto lo sbarramento insolito del 20% che nei fatti apre un’autostrada all’offerta per l’aggiudicazione, se si corre da soli, si vince facile e bene”.

La politica faccia presto e blocchi questa determina in autotutela

A chiederlo è l’editore di Cogito ma anche la nostra redazione che conosce bene i costi di stampa e distribuzione di un giornale e le cifre stabilite nell’appalto sono assolutamente fuori mercato. Tuccillo, l’altro concorrente, lo sa bene,, visto che stampa il giornale del centro destra fondato da Vincenzo Nespoli, Nuova Città, tornato nei bar in questi mesi. In questi giorni la vicenda è stata segnalata sia al sindaco Grillo che al Vicesindaco Biagio Castaldo, adesso tocca a loro ridare dignità all’azienda produttrice di Cogito, ma soprattutto per bloccare in autotutela questo che ci sembra una spesa che si potrebbe meglio destinare ai bisognosi in tempi di COVID. Vedremo cosà accadrà, loro ci hanno invogliato ad andare avanti con la nostra inchiesta, speriamo che adesso valutino seriamente il blocco della determina.