Napoli – Scendono in piazza i lavoratori dei beni culturali e dello spettacolo, per manifestare il loro dissenso, sentendosi abbandonati da un Governo che non tutela la categoria e i lavoratori del settore.

Si sa che i luoghi di interesse culturale sono chiusi al pubblico ormai da mesi, a fronte del fatto che si affollano strade e centri commerciali per fare shopping, soprattutto in questo periodo natalizio. La protesta si è tenuta alle porte del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. “Siamo stanchi che il nostro lavoro sia considerato tempo libero, che la cultura non sia mai tra le priorità del Governo” ha affermato Marina Minniti dell’associazione “Mi riconosci: sono un professionista dei beni culturali”. È intervenuto anche Marco Rocco del sindacato universitario “Link Napoli”, che ha dichiarato: “La cultura non è tempo libero, è tessuto vivo delle nostre città ed è lavoro che va tutelato; i luoghi di cultura sono stati i primi a chiudere e saranno gli ultimi a riaprire… Chiediamo che questo campo riparta il prima possibile, con finanziamenti ai luoghi del sapere”. Alla manifestazione hanno partecipato anche molti studenti, che da tempo denunciano il definanziamento dell’istruzione e le incurie in cui versa il settore, compreso le Università.