Napoli, Con la zona gialla i ristoratori tornano a respirare

 

Napoli – La zona gialla ridà speranza a circa 31mila ristoratori campani, ma sarà dura recuperare quanto perso negli ultimi mesi

Primo fattore principale è l’assenza di turisti, una grave perdita per le casse del settore che però beneficia della solidarietà dai cittadini. Lo testimonia Achille Scudieri, imprenditore e titolare di “Eccellenze Campane” in via Argine.

“Segno che la gente non vedeva l’ora di riacquistare le proprie abitudini, di sedersi ai tavoli, mangiare nel segno dei prodotti di qualità e scambiare opinioni con altre persone. Certo nessuno pensava di fare grandi numeri, ci sono però le condizione perché i clienti tornino con fiducia a consumare ai tavoli”.

Fiducioso della ripresa si dice anche Angelo Martino, proprietario di uno storico locale in Piazza Dante, “al 53”: “In tempo di zona arancione in ristorante ha lavorato con l’asporto e il delivery verso gli uffici della zona come Questura e Comune di Napoli – afferma Martino – Dopo tre mesi di queste attività e con l’accesso ai tavoli abbiamo addirittura risalito la china ed oggi possiamo affermare di essere riusciti a mantenere l’esercizio in equilibrio.” 

La maggior soddisfazione, sottolinea Martino, “è aver ritrovato ai tavoli il sorriso dei vecchi amici e clienti. La ristorazione non è soltanto guadagno, c’è molto di più dietro e chi riapre non lo fa solo per ripianare le spese ma anche per dimostrare quanto tiene a questo lavoro.”