Murales e Altarini ai Baby criminali: “Bisogna scegliere se stare con o contro lo Stato”

Se da aggressore a vittima il passo è breve, lo è ancor di più da vittima a martire.

Preoccupa infatti il proliferare per la città di murales e altarini dedicati a baby rapinatori uccisi, come il quindicenne Ugo Russo o il 17enne Luigi Caiafa.

Sulla questione è intervenuto il procuratore generale Luigi Riello:

“Gli altarini ai rapinatori uccisi sono una vergogna, non una libertà di espressione. Bisogna rimuoverli per contrastare chi, con protervia, cerca di farne degli eroi. Le strade dono piene di questi murales, di questi graffiti. E’ l’ora di mettere i valori al posto giusto, non è politically correct. Qui si tratta di prendere una posizione: è bianco o nero, con lo Stato o contro lo Stato.”

Poi il procuratore Riello commenta la scelta di Catello Maresca di scendere in politica.

“Alcuni treni non sono andata e ritorno. Chi parte e va in politica non ritorna. Ci sono magistrati superstar e che vanno in giro a fare politica, che vanno a fare ospitate nei talk show, che sono la negazione della Magistratura”