Operai Whirlpool

Operai Whirlpool a Roma, per un incontro con il ministro del governo Draghi

Operai della Whirlpool di Napoli manifestano a Roma: una delegazione sarà ricevuta dal ministro per lo Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti.

Gli operai della Whirlpool di Napoli e i sindacati sono giunti oggi a Roma per manifestare e chiedere attenzione per la vertenza: è la prima nell’era Draghi. Una delegazione sarà ricevuta dal ministro per lo Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, mentre è in corso il presidio dei lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Napoli.

Giovanni Sgambati, segretario generale Uil Campania e Napoli, ha detto:

“Il nuovo Governo è chiamato a misurarsi con centinaia di vertenze al Mise, molte delle quali riguardano fabbriche del Mezzogiorno: ma forse la più emblematica è la vicenda Whirlpool. Per il mondo del lavoro napoletano e campano, risolvere la vertenza Whirlpool è una precondizione se vogliamo dare una svolta alle politiche nel Mezzogiorno. Su questo misureremo nei prossimi giorni risultati concreti e non l’attendismo di questi ultimi mesi”. 

Il segretario generale della Fim-Cisl, Roberto Benaglia, ha sottolineato che:

“Ogni mese passato di crisi di governo è stato un mese perso. Auspichiamo che da parte del mise non ci sia solo disponibilità al confronto ma anche capacità di dare risultati per l’occupazione. Whirlpool deve confermare un ruolo attivo per poter dare lavoro”.

Rocco Palombella, segretario generale della Uilm e Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, responsabile del settore elettrodomestici, hanno dichiarato:

“I lavoratori di Napoli manifestano oggi a Roma, con una delegazione di 130 persone in sit-in dinanzi al Ministero dello Sviluppo economico, per chiedere al nuovo Governo la riconvocazione del tavolo permanente, il rispetto dell’accordo del 25 ottobre 2018 e la proroga del divieto di licenziamento, così da poter individuare soluzioni concrete che scongiurino la chiusura”.

E ancora:

“In questi giorni sono in atto scioperi in tutti gli stabilimenti del gruppo per mandare un segnale chiaro alla multinazionale: gli oltre 5.000 lavoratori italiani di Whirpool sono uniti nel rivendicare il rispetto del piano industriale, nel chiedere tutele e certezze per l’avvenire, nel contrastare qualsiasi ipotesi di chiusura. La Direzione aziendale e le Istituzioni devono sapere quindi che il sindacato dei lavoratori non intende arrendersi e continuerà a lottare fino alla individuazione di una soluzione che riporti al lavoro i 350 lavoratori del sito di Napoli e che dia garanzie di lungo termine sulla permanenza di Whirpool nel nostro Paese. Fino ad oggi nonostante le tante promesse della politica, la ripresa in atto nel settore degli elettrodomestici e il fatto che Whirlpool abbia disatteso un accordo sottoscritto nel 2018 proprio presso il Ministero dello Sviluppo economico, non siamo riusciti ad ottenere un sostegno fattivo e risolutivo. Speriamo che il nuovo Governo abbia la volontà e la autorevolezza per schierarsi al fianco dei lavoratori a difesa dell’industria e dell’occupazione. Non è in gioco solo il futuro di centinaia di famiglie, ma anche la credibilità delle istituzioni italiane nei confronti di una multinazionale che presume di poter violare impunemente gli accordi presi”.

La crisi economica legata al covid non ha fatto altro che far perdere mesi di lavoro preziosi a questi lavoratori che lottano da troppo per non perdere anche il diritto a condurre una vita dignitosa. Senza considerare il fatto che chiudere un’azienda a Napoli, significa rendere sempre più povero il Sud a vantaggio di altri territori e non incrementare lo sviluppo economico necessario per l’Italia intera.