Non si fermano i roghi tossici e la “Terra dei Fuochi” continua bruciare

“Terra dei Fuochi”; continuano le battaglie di coloro che lottano contro questa piaga, che distrugge la salute e l’ambiente. In alcuni territori i roghi tossici sembrano quasi essere all’ordine del giorno e il rischio di ammalarsi è sempre alto.

Sulla questione, Fabio D’Ambra militante di Europa Verde ha dichiarato: “Non si fermano i barbecue della morte.
Nonostante le urla silenziose nelle stanze della sofferenza.
Nonostante il riconoscimento del nesso tra inquinamento e cancro, rilasciato dalla Procura e l’Istituto Superiore della Sanità.
Nonostante è stata acclarata dalle indagini che una porzione di delinquenti dei campo Rom è con il favoreggiamento delle industrie a nero.
Nonostante i numerosi comitati che combattono soli un sistema radicato da un quarto di secolo, è il momento di dire basta!
Lo smantellamento dei campi Rom e l’integrazione dei cittadini delocalizzati.
L’Italia è la patria dell’accoglienza ma che i diritti e i doveri siano per tutti. Iniziamo da qui, la stagione dei fuochi è iniziata e al sorgere del sole, nelle giornate primaverili si avvistano da subito le fumate , che non sono quelle della nomina del Papa, sono nere, nere come l’oscurità e il male. Siamo decisi a concludere questo abominio, Terra dei fuochi si desta”.

Sul problema si è espresso anche Massimiliano Esposito, dell’associazione Fronte di Liberazione Terra dei Fuochi: “L’anno scorso siamo arrivati nel periodo estivo, ad oltre 100 roghi al giorno. La stagione del terrore sta ricominciando. Non saremo spettatori passivi, come mai lo siamo stati, di un’apocalisse continua, dai tratti oscuri ed agghiaccianti. Abbiamo dichiarato guerra a chi uccide lentamente la nostra gente, alla politica collusa con criminali assetati di potere e denari. Non ci fermeremo”.