All’indomani della formalizzazione delle dimissioni dell’assessore alla cultura, si riaccende la polemica sulla futura sorte dell’amministrazione Bene.
A voler trasporre dai vangeli sinottici la locuzione latina “nemo propheta in patria sua”, si direbbe che i cinque consiglieri dissidenti della maggioranza Bene, abbiano guardato ben oltre il proprio naso, stigmatizzando la totale assenza di Programmazione, pianificazione e controllo di questa compagine esecutiva, elementi quest’ultimi qualificanti un’azione amministrativa ispirata a ragionevolezza e trasparenza.. Ad avallare la posizione dei “cinque” sembrano deporre, da ultimo, le dimissioni della neo nominata assessore alla cultura, prof. Sonia Tabacco.
Benché prestata alla politica, ergo scevra da qualsivoglia coinvolgimento in diatribe di natura squisitamente politica, la assessora non ha resistito e dopo, meno di tre mesi dalla sua designazione, di cui il Sindaco se ne è attribuito la paternità, ha deciso di scappare a gambe levate, non senza sollevare accese polemiche sulla pagina social del primo cittadino.. La giunta perde già pezzi…