Giuseppe Greco Marano

Greco incastrato dai video delle telecamere. Ha travolto i rapinatori senza frenare

I Carabinieri della Compagnia di Marano hanno fermato, su ordine della Procura di Napoli Nord, il 26enne Giuseppe Greco, accusato di omicidio volontario per la morte del 30enne Ciro Chirollo e il 40enne Domenico Romano. Per gli inquirenti, guidati dal procuratore Carmine Renzulli e il sostituito Paolo Martinelli, Greco avrebbe travolto con la sua auto lo scooter su cui viaggiavano i due uomini, dopo aver subito una rapina dagli stessi.

Fondamentali i filmati delle telecamere della zona che hanno ripreso attimo per attimo l’inseguimento. La strategia degli inquirenti di nascondere la conoscenza precisa degli accadimenti, ha fatto cadere più volte Greco in contraddizione, aggravando ulteriormente la sua posizione.

Dopo la rapina avvenuta in via Castel Belvedere è iniziato un folle inseguimento con il T-Max dei rapinatori tallonato dalla Smart For Four. Greco durante la folle corsa ha urtato un muretto e una Fiat 500, prima di arrivare in via Consolare Campana, dove ha travolto i rapinatori senza accennare nessuna frenata schiantandosi poi contro un muretto. Il 26enne è sceso dall’auto accertandosi che Chirollo e Romano fossero morti. Per poi salire a bordo di un motorino che arrivava dal senso di marcia opposto e ritornare nel luogo della rapina.

Greco ha tentato di falsificare questa versione inviando anche un messaggio vocale alla fidanzata affermando di aver subito anche il furto dell’auto e di essere poi andato a vedere cosa fosse successo. In un primo momento, ai Carabinieri aveva negato di essere stato sulla scena del duplice omicidio, per poi ritrattare. Inoltre incongruenze sono state riscontrate anche sugli orari forniti dal 26enne che in un primo momento aveva fatto partire questa triste storia alle 18:30, circa un’ora prima dei fatti. Anche questa versione è stata smontata dagli inquirenti, così come le dichiarazioni del fratello che di Greco che rischia un’accusa per falsa testimonianza.