Tribunale Napoli Nord

Cesa: omicidi Ferriero e Caterino, ascoltati Scarano, ex del clan dei Mazzara, Schiavone e Lucariello

Ieri mattina sono stati ascoltati, presso la corte di Appello di Assise del Tribunale di Napoli, Tammaro Scarano, che apparteneva al clan Mazzara di Cesa, Nicola Schiavone, ex capoclan dei casalesi e figlio del boss Francesco “Sandokan”, e Orlando Lucariello, ex luogotenente dei casalesi per i territori di Gricignano e Orta di Atella, in merito gli omicidi dell’imprenditore Cesario Ferriero, avvenuto il 25 dicembre 2007, e di Michele Caterino, avvenuto il 20 maggio 2006. Per tale crimine furono già condannati in primo grado Nicola Mazzara, a 30 anni di carcere, Giovanni Mazzara, alla pena dell’ergastolo e Alberto Verde, che in primo grado fu assolto.

Nella giornata di ieri, tuttavia, Scarano ascoltato in videoconferenza, ha ricostruito interamente l’omicidio di Michele Caterino, fornendo nuove prove a carico di Verde, accusandolo non solo di aver partecipato come mandante, ma di aver fornito anche l’arma con cui fu commesso il delitto. Il movente che avrebbe spinto Verde a partecipare all’omicidio sarebbe riconducibile alla vendetta: quest’ultimo, a detta di Scarano, fu picchiato da Michele Caterino e Antonio Cristoforo, detto “Coccodrillo”, affronto che lo spinse a rivolgersi al clan Mazzara per avere vendetta. Nicola Schiavone ha confermato che fu lui ad autorizzare Verde a vendicarsi di Caterino. Orlando Lucariello, ha poi dichiarato che l’imprenditore Ferriero era estraneo alle logiche criminali ed è stato ucciso solo perché aveva litigato con elementi del clan Mazzara.
Le prossime udienze sono fissate per il 14 giugno e 22 giugno prossimi, durante le quali prenderanno la parola il procuratore generale, le parti civili della famiglia Ferriero e gli avvocati degli imputati.