Caivano, processo per la morte di Paola Maria Gaglione; le parole di Cira Migliore: “Cadute perché Michele ha dato un calcio al motorino”

Caivano – Processo per la morte di Paola Maria Gaglione, la 18enne di Caivano deceduta la notte tre il 10 e 11 settembre scorso in Via degli Etruschi ad Acerra, in una tragica caduta dal motorino. In aula, la compagna della giovane, Cira Migliore ha dichiarato: “Nell’inseguimento, Michele ha dato un calcio al motorino facendoci cadere”.

Il fidanzato trans della giovane vittima, anch’esso coinvolto nel tragico episodio, in quanto alla guida dello scooter sul quale la coppia viaggiava, ha raccontato che l’incidente sarebbe stato provocato da Michele, fratello della giovane deceduta. Per questa vicenda Michele Antonio Gaglione è imputato con l’accusa di omicidio volontario.

Cira Migliore detta “Ciro” è stata sentita come teste dell’accusa, nel corso del dibattimento che si sta celebrando davanti alla Prima Sezione della Corte d’Assise di Napoli. Cira è anche parte offesa e nella prossima udienza verrà ascoltata dalla difesa dell’imputato. Nel corso della sua deposizione ha confermato la sua versione già resa in precedenza: “Michele ci inseguiva perché contrario alla nostra relazione, ostacolata da lui e dalla sua famiglia per questioni di omofobia. Una volta che ci ha raggiunti ha dato un calcio al motorino facendoci cadere”.

Una caduta che purtroppo per la giovane Paola Maria Gaglione si è rivelata fatale. Un tragico evento dai contorni e i tratti del tutto shakespeariani. Un triste fatto di cronaca che ha scosso e segnato un’intera comunità.