Frattamaggiore: Torna a casa l’assistente capo Antonio Alborino, l’agente ferito durante i festeggiamenti degli Europei

E’ stato dimesso dall’ospedale l’assistente capo Antonio Alborino, l’agente di Frattamaggiore in forza al commissariato Secondigliano, rimasto ferito a colpi di arma da fuoco, nel tentativo di sventare una rapina, mentre era fuori servizio, la notte dei festeggiamenti dopo la vittoria dell’Italia agli Europei. Una notizia tanto attesa dai suoi colleghi e non solo. Alborino si è fatto fotografare insieme ai suoi colleghi mentre torna a casa. All’assistente capo sono giunti gli auguri di una completa guarigione dal dirigente del commissariato, il vicequestore aggiunto Raffaele Esposito e da tutti i suoi colleghi.

I fatti erano accaduti durante i festeggiamenti per la vittoria dell’Italia agli Europei, quando l’assistente capo Alborino, libero da servizio, aveva fermato Marcello Sorrentino, ritenuto responsabile di una rapina ai danni della figlia di Giuliano Paparo, anch’esso rimasto ferito e tornato presso la sua abitazione nei giorni scorsi. Quest’ultimo rispondeva di porto d’arma in luogo pubblico e a nulla erano valse le spiegazioni dello stesso Paparo dinnanzi al GIP. E invece oggi ad avere la meglio sono state le argomentazioni del suo legale, l’avvocato Michele Caiafa. Il legale ha evidenziato l’omesso invio dei video da parte del pm e così il tribunale della libertà non ha potuto fare altro che dichiarare l’inefficacia della misura cautelare.

Paparo aveva spiegato agli uomini della squadra mobile, di essere intervenuto dopo la chiamata dalla figlia che poco prima aveva subito la rapina del suo scooter da Sorrentino e da un complice ancora in via di identificazione. La giovane, all’arrivo del padre, avrebbe indicato all’uomo i due giovani identificandoli così come gli autori della rapina. Paparo ha così raccontato di aver speronato Sorrentino e di averlo disarmato. Subito dopo sarebbe intervenuto l’agente e da lì sarebbe scaturita una colluttazione con conseguente ferimento del poliziotto. Quest’ultimo colpito all’addome e nella zona dorsale da un colpo di arma da fuoco esploso durante la colluttazione. Il Riesame ha dunque accolto la tesi dell’avvocato Caiafa decidendo sulla scarcerazione.