Juventus Inchiesta Plusvalenze

L’inchiesta sulle plusvalenze della Juventus fa tremare la Serie A

Un «sistema malato». È il quadro che emergerebbe, stando alle indiscrezioni che arrivano dal Palazzo di Giustizia di Torino, dall’inchiesta sui conti della Juventus.

Un sistema che il pool di magistrati composto da Marco Gianoglio, Ciro Santoriello e Mario Bendoni sta portando man mano alla luce, analizzando documenti e intercettazioni e che riguarderebbe non soltanto il club bianconero ma anche altre società e, quindi, il mondo del calcio nel suo insieme. Ci sarebbero diversi altri profili sotto la lente, che non avrebbero rilevanza penale ma potrebbero far scendere in campo la giustizia sportiva. La Federcalcio, infatti, ha già richiesto gli atti alla Procura di Torino, che ha dato la sua disponibilità a collaborare. La trasmissione delle carte, però, potrà avvenire soltanto alla conclusione delle indagini, che si annuncia destinata ad arrivare in tempi abbastanza rapidi.

L’inchiesta portata avanti dalla Procura di Torino sulle presunte plusvalenze fittizie e sugli strani movimenti di mercato della Juventus nell’ultimo triennio fa tremare anche altre squadre della Serie A. Esemplificativa a tal riguardo un’intercettazione telefonica captata dalla Guardia di Finanza, e citata nell’annotazione depositata come atto principale dell’indagine riportata da La Repubblica, nella quale due uomini di fiducia del presidente Andrea Agnelli parlano tra loro delle operazioni di mercato dei bianconeri oggetto dell’inchiesta: “Peggio di così solo Calciopoli” dicono infatti i due ignari di essere intercettati.

Secondo gli inquirenti infatti “è un intero sistema che è malato” aggiungendo che da questa inchiesta sono emersi numerosi profili da far tremare mezza Serie A. Come già aveva sottolineato la Covisoc (la commissione di vigilanza sulle società professionistiche) l’abuso delle plusvalenze per sistemare i bilanci non sarebbe una pratica che riguarderebbe solo il club bianconero.

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