Scuola in Campania: riaperture a macchia di leopardo

All’indomani delle decisioni del Tar Campania che hanno accolto i ricorsi e bocciato l’ordinanza del governatore Vincenzo De Luca, si torna a scuola in gran parte del territorio regionale, ma non ovunque. Studenti in classe nei capoluoghi di provincia e nel capoluogo di regione, NAPOLI, dove stamattina sono riprese le attività didattiche in presenza per asili, elementari e medie comunali, statali e paritarie.

L’unica novità partenopea è stata la sospensione, voluta dall’assessore all’Istruzione e vicesindaco Maria Filippone, del servizio di refezione scolastica.

Uno stop dettato più che dall’emergenza epidemiologica dalle necessità organizzative delle aziende fornitrici: si riprenderà il 17 gennaio.

In giro per la Campania però sono tanti i comuni più piccoli in cui i sindaci, preoccupati dalla curva di contagio Covid, hanno di fatto confermato con decisioni proprie quello che era il contenuto dell’ordinanza regionale numero 1, emanata da Palazzo Santa Lucia lo scorso 7 gennaio.

La Dad rimane in vigore, almeno fino al 15 gennaio, in alcuni comuni del napoletano come ad esempio Giugliano e Castellammare e in diverse cittadine del salernitano. Buccino, Caggiano, Contursi Terme, Laviano solo per citarne alcune. Nel pomeriggio di ieri si sono allineati anche i sindaci della Costa d’Amalfi: “Pur prendendo atto degli sviluppi giudiziari dell’ordinanza regionale di rinvio della didattica in presenza, la Conferenza dei sindaci della Costa d’Amalfi ritiene di confermare le decisioni già prese.

Restano pertanto in vigore le 14 ordinanze sindacali per ciascuno dei comuni costieri” si legge in una comunicazione istituzionale. In alcuni paesi, come Maiori e Praiano, l’attività in presenza è sospesa fino al 29 gennaio in tutti gli ordini di scuole. In altri comuni costieri, è l’esempio di Positano, per il momento lo stop vale fino al 15.

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