Acerra Termovalorizzatore

Termovalorizzatore di Acerra: Ferma da un anno la centralina per il controllo dell’aria

Acerra – La centralina per il monitoraggio della qualità dell’aria del termovalorizzatore di Acerra è ferma da un anno “per mancanza di energia elettrica” all’interno di un sito privato di una fabbrica dismessa di conserve di pomodoro.

E sulla questione è tornato Antonio Marfella, presidente Medici per l’Ambiente: “Noi Medici dell’Ambiente della Sezione di Napoli da decenni denunciamo e combattiamo non solo la cattiva informazione sanitaria, ma soprattutto il silenzio e l’ignavia politica e gestionale che l’accompagna e/o la determina.

Grazie ai colleghi e compagni di lotta Esposito, Napolitano, Schiattarella effettuiamo tra l’altro un monitoraggio continuo e costante dei dati Arpac sull’aria e sappiamo quanto sono gravi e quanto sono ignorati. 

Su nostra sollecitazione, la consigliera regionale Maria Muscarà ha prodotto una interrogazione regionale a risposta scritta sul perché, in una situazione di gravissimo inquinamento dell’aria in alcune zone della Regione Campania a minore aspettativa di vita media di Italia, non risultava da oltre un anno alcun dato validato dalla centralina destinata al monitoraggio del maxi inceneritore di Acerra, oggi il più grande inceneritore di Italia”.

L’Italia è tra i peggiori paesi europei per l’inquinamento atmosferico. I dati ufficiali delle Arpa regionali confermano che Napoli est-Porto e la zona del Nolano (San Vitaliano, Brusciano, Marigliano Mariglianella, Nola) sono le peggiori di Italia, facendo impallidire persino la pianura padana. Inoltre, proprio ad Acerra c’è minore aspettativa di vita media di tutta Italia, +170% rischio relativo mortalità per tutte le cause.

Secondo il dottor Marfella, il sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio, poiché dovrebbe essere il primo a conoscere lo stato di salute della popolazione: “Il sindaco è autorità sanitaria locale ai sensi art 32 della Legge 833/78 e dell’art 117 del DLgs n. 112/1998. Pertanto, formalmente chiediamo ai sindaci di competenza (locale e metropolitano) di agire con immediatezza e ripristinare la piena funzionalità con monitoraggio completo anche orario delle centraline di riferimento”. 

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