Guerra in Ucraina

La Russia apre a dei colloqui di pace, ma intanto invia i militari ceceni in Ucraina

Nelle ultime ore la Russia pare sia disposta ad intavolare delle trattative con l’Ucraina per fermare le ostilità. Il condizionale è d’obbligo perché il comportamento delle parti in causa sono spesso ambigui. Mentre si chiedono tavoli di confronti, dall’altro lato ci si adegua alla guerra.

Zelensky ha invitato Putin a sedere intorno a un tavolo per trattare. Lo scrivono le agenzie russe Tass e Interfax. “Voglio fare appello ancora una volta al presidente della Federazione Russa. I combattimenti sono in corso in tutta l’Ucraina. Sediamoci al tavolo dei negoziati per fermare la morte di persone“, ha detto Zelensky in un briefing nel suo ufficio. Vladimir Putin “è pronto a inviare a Minsk una delegazione russa a livello di rappresentanti del Ministero della Difesa, del Ministero degli Affari Esteri e dell’amministrazione presidenziale per negoziati con una delegazione ucraina”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti.

Intato da Groznyj in Cecenia, sono partiti 10mila soldati russi/ceceni in direzione dell’Ucraina. Si tratta di reparti speciali ed è alta la preoccupazione per ulteriori derive violente, soprattutto ai danni della popolazione ucraina.

Il presidente ucraino Zelensky ha invece invitato chiunque volesse combattere in Europa ad arrivare in Ucraina ed unirsi al popolo ucraino  contro l’invasione russa.

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