Arzano Fujenti

Arzano: Stop ai “Fujenti” tra balli, fuochi e omaggi ai guappi del rione 167, spuntano video e foto. La polizia locale diffida e vieta le uscite

Arzano – Uomini, donne e bambini che vestiti di bianco e con balli e feste spesso creavano non pochi problemi alla sicurezza e tranquillità del territorio.

Gli eventi consistono in delle vere e proprie passeggiate per la città con blocchi stradali, musica ad alto volume, sfilate, fuochi, etc. È questo quello che succede nei territori in occasione delle ricorrenze delle festività pasquali con i “fujenti”.

Ad Arzano, dopo un primo stop diretto all’associazione Madonna dell’arco per approfondimenti di posizioni e figure interne, le verifiche hanno portato a rilevare che le “paranze” dei fujenti venivano effettuate in carenza dei requisiti previsti e a creare non pochi problemi sulla sicurezza e viabilità.

Dopo i primi divieti e le rigide prescrizioni imposte dalla polizia locale diretta dal colonnello Biagio Chiariello, scelta che ha portato a non uscire da parte degli associati e ad alimentare polemiche ed amarezze degli associati sui social a cui si sono accodati elementi attivi di uno dei gruppi criminali in guerra nel noto rione 167, ecco che per altre date del 14 e 27 aprile l’associazione Madonna dell’Arco ha subito un definitivo “stop” degli eventi.

I responsabili dell’Associazione Madonna dell’Arco sono stati convocati negli uffici del comando polizia locale dove è stato notificato un “divieto / diffida” a firma del Comandante che dice definitivamente “stop” mettendo fine ad una tradizione fatta in completa trasgressione delle norme sulla sicurezza e carenza documentale.

Una tradizione che si tramanda da generazioni per oltre 50 anni con spari di fuochi, balli, feste per strada e con approfondimenti che hanno portato ad acclarare che l’evento si teneva fino al periodo stop pandemia, anno 2019 , per ore ed ore anche nel noto rione 167 di via Colombo, teatro di ultimi episodi di cronaca, dove sono in contrapposizione diverse famiglie criminali che si stanno estendendo anche in altri territori della provincia di Napoli con ste e bombe.

L’arrivo del diniego è un altro chiaro segnale attuato dalla polizia locale sul territorio e per le proprie competenze volto a ripristinare una legalità spesso compromessa dal malaffare.

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