L’assessore all’ambiente e vice presidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, intervistato da Ricicla.tv, ha fatto il punto sul contenzioso con l’Europa in materia di rifiuti, dopo la riduzione di un terzo della multa da 120 mila euro al giorno decisa sette anni fa.
Nel 2015 la Corte europea aveva condannato l’Italia a pagare: «Fino a che non siano messe in servizio discariche aventi una capacità di 1.829.000 tonnellate, impianti di termovalorizzazione aventi una capacità annua di 1.190.000 tonnellate e impianti di recupero dei rifiuti organici aventi una capacità annua di 382.500 tonnellate».
Adesso la multa è stata ridotta perché è entrato in funzione l’impianto di lavorazione delle balle di Caivano: la A2a, che gestisce i capannoni, trasforma i rifiuti incellofanati in Css, cioè in combustibile, e smaltisce in proprio anche tutti i residui.
Bonavitacola, al riguardo, ha detto: “La Commissione Europea ha visto che abbiamo iniziato a fare seriamente. Ha visto che non mandavamo a Bruxelles pacchi di progetti cartacei, che non servono a niente, ma fotografie. Fotografie di cose fatte. E per questo ci ha tolto un terzo della sanzione”.
L’impianto di Caivano, gestito dalla multiutility A2A, tratterà 400mila tonnellate all’anno almeno per tre anni (fino al 2024), con una opzione per ulteriori tre anni che porterebbe tra 2026 e 2027 a 2,4 milioni le tonnellate complessivamente lavorate. A giugno la Regione punta a ridurre di un altro terzo la multa con l’avvio dell’impianto di Giugliano.
Bonavitacola ha messo in evidenza il punto cruciale della questione: gli impianti di compostaggio e digestione anaerobica per il trattamento dell’organico.
“La raccolta differenziata non fa sparire i rifiuti – spiega l’assessore – tuttora portiamo fuori regione quantitativi enormi di organico a prezzi esorbitanti”. Secondo Ispra, nel 2020 ne sono state spedite in altre regioni più di 400mila tonnellate. “Siamo impegnati anche su questo fronte”, garantisce Bonavitacola, ma di “fotografie delle cose fatte” da inviare a Bruxelles per chiedere una ulteriore riduzione delle sanzioni, a differenza di quanto sta accadendo per le ecoballe, ancora non se ne possono scattare.
La Regione Campania sarà partner del Green Med Symposium, in programma a Napoli dall’8 al 10 giugno prossimi. “Un’iniziativa alla quale teniamo molto, non solo perché ci darà modo di dare conto di ciò che facciamo – spiega Bonavitacola – ma anche per convincere la comunità che siamo sulla strada giusta, contrastando disinformazione e resistenze immotivate. Il Green Med Symposium darà al dibattito un contributo di conoscenza, che è fondamentale”.