Gas: Gazprom interrompe la fornitura di gas e l’UE lavora per istituire un tetto al prezzo

di Simona Lazzaro – Gas: Gazprom interrompe la fornitura all’UE e Putin brucia 10 milioni di euro di gas al giorno mentre l’Unione Europea cerca una soluzione.

Blocco del gas e prezzi impazziti

Gazprom l’aveva annunciato: oggi è stata interrotta la fornitura di gas all’Unione Europea che arrivava dal gasdotto Nord Stream. Nell’annuncio rilasciato pochi giorni fa, Gazprom ha dichiarato che il blocco sarebbe durato ben tre giorni, ovvero il tempo necessario a riparare l’unità di compressione del gas di Portovaya – l’unica rimasta in funzione.

E mentre Putin fa bruciare 10 milioni di euro di gas al giorno al confine tra Russia e Finlandia – creando anche un certo sconcerto per i grandi volumi di anidride carbonica e di fuliggine generati nell’operazione –  il prezzo impazzisce: anche se adesso siamo sotto i 280 euro, secondo Bloomberg rischiamo di arrivare a 4.000 dollari per 1.000 metri cubi nei periodi più duri dell’inverno.

La stima è dell’AD di Gazprom, Alexey Miller, che riconduce alle sanzioni emesse dall’UE nei confronti della Russia la colpa di questo aumento incontrollato.

UE: si lavora per istituire un tetto al prezzo del gas

E proprio l’Unione Europea sta lavorando per raggiungere un’intesa per istituire un tetto europeo al prezzo del gas: il 9 settembre è stato fissato infatti il Consiglio dei ministri dell’energia, durante il quale si parlerà anche delle possibilità di slegare il prezzo dell’elettricità derivante da fonti rinnovabili da quello del gas, misura proposta dal ministro dell’economia tedesco.

Il governo della Germania prepara intanto un terzo pacchetto per sostenere famiglie e imprese.

Proroga di 15 giorni sul taglio delle accise

L’Italia risulta il secondo Paese dell’area dell’UE per stanziamenti a sostegno di imprese e famiglie dall’inizio della crisi energetica.

Ma non solo: nel belpaese si parla anche di carburanti. Infatti è in arrivo una nuova proroga di 15 giorni del taglio delle accise sui carburanti: i prezzi, quindi rimarranno calmierati fino al 5 ottobre.