Rincari: il latte potrebbe arrivare a costare 2 euro al litro

di Martina Orecchio – L’inflazione è ancora in salita.

L’Unione nazionale consumatori ipotizza che il rialzo della spesa di prodotti alimentari e bevande analcoliche potrebbe presto arrivare all’11%, pari a 620 euro su base annua. Per una famiglia composta da una coppia e due figli, la spesa in un anno arriverebbe a costare 846 euro solo per cibi e bevande, pari a una media di 70 euro al mese.

L’inflazione e l’aumento dei prezzi non risparmia neppure il latte, un alimento di base nella dieta di molte famiglie. Al momento un litro di latte, a seconda di marche, supermercati e altre variabili, costa circa 1,75 euro ma si stima che entro dicembre 2022 potrebbe arrivare a superare i 2 euro al litro.

A lanciare l’allarme, e a chiedere un intervento tempestivo sull’inflazione in corso, sono due aziende leader del settore: Granarolo e Lactalis, che si sono unite per rivendicare la necessità di un intervento pubblico.

Le motivazioni del costo aumentato del latte

I due gruppi spiegano così la situazione in cui si trovano:

“L’inflazione ha toccato in maniera importante, con numeri a doppia cifra, quasi tutte le voci di costo che compongono la filiera del latte: alimentazione animale (aggravata dalla siccità che riduce sia i raccolti degli agricoltori sia la produzione di latte) che ha reso necessario un aumento quasi del 50% del prezzo del latte riconosciuto agli allevatori, packaging (carta e plastica sono in aumento costante da mesi), ulteriori componenti di produzione impiegati nella produzione di latticini. Oggi, però, la preoccupazione maggiore è rappresentata dall’incremento dei costi energetici che nelle ultime settimane sono aumentati a tal punto da rendere difficile trasferirli sul mercato, in un momento economicamente complesso per le famiglie italiane”.

“Chiediamo un provvedimento transitorio per contenere un aumento dell’inflazione scatenato prevalentemente da questioni geopolitiche e da evidenti fenomeni speculativi. Si rende necessario un intervento urgente del Governo – chiedono all’unisono Gianpiero Calzolari, Presidente di Granarolo e Giovanni Pomella, AD di Lactalis Italia.