di Noemi Bencivenga – Il 13 settembre a Rolle in Svizzera Jean-Luc Godard autore colossale simbolo della Nouvelle Vague è morto all’età di novantuno anni.
A comunicare la notizia è stato il quotidiano francese Libération.
Ha ricorso al suicidio assistito
Secondo quanto raccontato l’uomo esausto ha ricorso al suicidio assistito. Al momento della morte erano presenti con lui tutti i suoi familiari.
Un’apparizione nel mondo del cinema francese
Considerato un’apparizione nel mondo del cinema francese, è stato uno dei primi registi a basare i suoi film su sceneggiature appena abbozzate che lasciavano il primato alla ripresa e alle circostanze offerte dal caso e dalla personalità degli attori. Il suo obiettivo, infatti, era quello di rappresentare con sincerità senza finzioni e artefatti, la realtà di quella nuova generazione inquieta e disinvolta che popolava la Francia alla fine degli anni 50.
Il suo fine ultimo era illustrare al pubblico“ LO SPLENDORE DEL VERO”.
Parole di commiato per l’autore
Numerosi i registi, gli artisti, i politici e gli attori che hanno espresso parole di commiato per la scomparsa dell’autore. In particolare:
–Emmanuel Macron su Twitter gli ha reso omaggio scrivendo: «Addio al più iconoclasta dei registi della Nouvelle vague, aveva dato vita ad un’arte decisamente moderna e intensamente libera. Stiamo perdendo un tesoro nazionale, lo sguardo di un genio»
-Il direttore della mostra del Cinema e tutta la Biennale di Venezia lo hanno ricordato con grande commozione.
-Il regista, sceneggiatore italiano Gianni Amelio profondamente toccato dalla morte del” maestro dei maestri” ha così parlato: ” Jean-Luc Gordard è vivo, per me continua ad esserlo e io a parlarne al presente, sarà forse andato via il suo corpo ma lui proprio no”.
E tanti altri…
Dunque Con Jean-Luc Godard se n’ è andato un pezzo di storia del cinema francese.
Una scomparsa che ha distrutto il cuore di molti artisti.