In aumento i casi di Listeria monocytogenes

Ci sarebbe un altro decesso legato alla contaminazione da batterio Listeria monocytogenes dopo i tre morti registrati negli ultimi mesi tra Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna. Un altro caso avvenuto ad Alessandria dove il 25 settembre scorso, un paziente di 80 anni è stato trasportato d’urgenza in ospedale con una diagnosi di meningite da Listeria monocytogenes ed è morto 4 giorni dopo. Non è ancora chiaro se il ceppo batterico sia lo stesso (St 155) che sta causando un aumento dei casi di listeriosi. Secondo i suoi parenti l’uomo era solito mangiare dei würstel crudi e di recente avrebbe acquistato proprio questo tipo di insaccati col marchio di una grande azienda alimentare. Cosa c’entrano i würstel?

Alcuni controlli effettuati nelle scorse settimane dal gruppo di lavoro istituito dal Ministero della Salute per fronteggiare la diffusione della listeria, hanno in effetti evidenziato una correlazione tra alcuni dei casi clinici e la presenza del ceppo di Listeria St155 in würstel a base di carni avicole prodotti da un’azienda che produce per vari marchi. La presenza del batterio è stata riscontrata anche da campionamenti effettuati presso lo stabilimento della stessa azienda. In sintesi: carne di pollame esposte a un’infezione batterica.

L’azienda interessata si è attivata subito, tempestivamente, mettendo in atto tutte le doverose misure a tutela del consumatore per il ritiro dei lotti risultati positivi e, per avere la massima precauzione, di tutti quelli prodotti risalenti a prima del 12 settembre 2022. Ha inoltre messo in atto una comunicazione rafforzativa di quanto già indicato sui prodotti direttamente nei punti vendita.

Nella nota il ministero della Salute ha evidenziato che la decisione è stata presa esclusivamente “a titolo precauzionale, in quanto l’erronea conservazione del prodotto e il mancato rispetto delle indicazioni di cottura riportate in etichetta potrebbero rendere l’alimento non idoneo al consumo sotto l’aspetto microbiologico”.

I casi di listeriosi sono collegati ai würstel contaminati?

Dal 2020 in Italia sono stati registrati quasi una settantina di casi. Uno degli ultimi è avvenuto a Perugia dove un 30enne è stato ricoverato in terapia intensiva dopo aver contratto la listeriosi. Tuttavia, al momento sono in corso ulteriori indagini anche su altri tipi di prodotti che potrebbero essere correlati ai casi di listeriosi. A quanto pare le cause dell’aumento dei casi (specie tra gli over 65) possono essere varie, e tutte coinvolgono fenomeni che sono sempre stati presenti, ovvero non corretto mantenimento del catena del freddo, difetti di conservazione degli alimenti e così via.

Così come sono diversi gli alimenti a rischio. “Carne cruda, latte crudo, frutta e verdura cruda non lavata possono essere contaminati dal batterio Listeria“. Inoltre i bambini possono nascere con Listeriosi se le loro madri mangiano cibo contaminato durante la gravidanza.  Focolai di malattia sono stati associati anche a formaggi molli, insalate pre-preparate, paté, pollo freddo a dadini e macedonia pre-tagliata e congelata.