Bonus matrimonio 20mila euro esclusivamente per chi si sposa in Chiesa

Presentata una proposta bonus per matrimoni fino a 20 mila euro

Fonti di Palazzo Chigi precisano che la proposta è una iniziativa parlamentare e non è allo studio del governo e proseguono: che “nell’ambito di un quadro finanziario complesso l’Esecutivo è al lavoro per sostenere la famiglia con misure concrete e realizzabili, che saranno contenute nella legge di bilancio“.

Guido Cosetto ribadisce: “Il bonus nozze non fa parte della manovra, è la proposta presentata da un deputato. Non è mai passato in mente a Palazzo Chigi di dare un premio a chi si sposa in Chiesa, non è un tema che interessa ad uno Stato laico“. La proposta sul bonus matrimonio è stata depositata da Domenico Furgiuele, Simone Billi, Ingrid Bisa, Alberto Gusmeroli ed Erik Pretto.

E subito è scoppiata la polemica con le opposizioni che ricordano come “lo Stato sia laico“. A stretto giro di posta è arrivata anche la “correzione” : “La proposta di legge a mia prima firma, volta a incentivare il settore del wedding, che per questioni di oneri prevedeva un bonus destinato ai soli matrimoni religiosi, durante il dibattito parlamentare sarà naturalmente allargata a tutti i matrimoni, indipendentemente che vengano celebrati in chiesa oppure no” – ha detto in serata il primo firmatario, Domenico Furgiuele. La proposta si basa tra l’altro sulla detrazione del 20% delle spese collegate alla celebrazione del matrimonio.

Rinvio delle nozze a causa del periodo pandemia

I dati provvisori Istat dei primi nove mesi del 2021, mostrano che i matrimoni sono raddoppiati rispetto allo stesso periodo del 2020, questa ripresa non è sufficiente a recuperare i numeri persi nel 2020. Confrontando, infatti, i primi nove mesi del 2021 con lo stesso periodo pre-pandemico la variazione resta negativa (-4,5%) e in linea con la diminuzione già sperimentata negli anni più recenti. La pandemia infatti ha indotto moltissimi, soprattutto giovani, a rinviare le nozze, che nel giro di un solo anno sono quasi dimezzate: nel 2020 sono stati celebrati infatti 96.841 matrimoni, 87 mila in meno rispetto al 2019 pari al -47,4%. In forte calo a causa del Covid anche le unioni civili, le separazioni e i divorzi: le prime, tra partner dello stesso sesso, sono scese del 33%, le separazioni del 18% e i divorzi del 21,9%.

Le critiche alla proposta di legge presentata dalla Lega alla Camera per il bonus matrimonio in chiesa sono state subito forti: per Benedetto della Vedova, esponente di Più Europa, la pdl “Si inserisce nel filone dei bonus per qualsiasi cosa e, di per sé, non è così originale. A qualificarla nel solco reazionario della destra sovranista è il fatto che il beneficio andrebbe riservato a italiane e italiani da almeno 10 anni e che scelgono il matrimonio religioso, ovviamente rigorosamente etero: una perla di analfabetismo costituzionale“. Mentre il senatore del Pd Enrico Borghi ricorda a tutti che “Chi crede in certi valori, non ha bisogno per testimoniarli della mancia corroborante: roba da mercanti del Tempio“. Critiche anche da Mara Carfagna: “Siamo ancora al Papa Re“. Infine la presidente dei senatori del Pd Simon Malpezzi parla di “proposta assurda e di manovra populista“.