Due le scacchiste iraniane senza velo ai campionati

Sono due le scacchiste iraniane che hanno partecipato al Campionato mondiale 2022 in Kazakistan senza indossare l’hijab obbligatorio. Oltre a Sara Khadem, la cui vicenda è divenuta nota, anche Atousa Pourkashiyan ha gareggiato a capo scoperto, come riferisce il sito web di informazione antiregime IranWire. Khadem e Pourkashiyan sono apparse in foto pubblicate sul feed Flickr della Federazione Internazionale di Scacchi senza il loro hijab, aggiunge Iranwire, che pubblica anche le foto in questione.

Giorgia Meloni sulla questione Iran

Quello che sta accadendo in Iran “per noi è inaccettabile e non intendiamo tollerarlo oltre”. E’ quanto ha detto la premier Giorgia Meloni nel corso della sua conferenza stampa di fine anno. “Abbiamo sempre avuto un approccio dialogante ma, se queste repressioni” in Iran “non dovessero cessare e non si dovesse tornare indietro – ha aggiunto Meloni -, l’atteggiamento dell’Italia dovrà cambiare, con quale provvedimento dovrà essere oggetto di una interlocuzione a livello ineternazionale”.

Parlando della campionessa di scacchi dell’Iran Sara Khadim al-Sharia, che ha preso parte al Campionato mondiale 2022 in Kazakistan senza indossare il velo, la presidente del Consiglio ha detto di essere stata colpita dalla vicenda della ragazza, che appunto ha deciso di di partecipare al mondiale di scacchi togliendosi il velo al cospetto del mondo: “Mi ha fatto riflettere. Siamo abituati a gesti simbolici ma, di solito, i nostri non hanno conseguenze potenzialmente così gravi come quelle che potrebbe avere questo. Questo riguarda lei e altri che in Iran stanno facendo gesti simbolici, sapendo che possono pagare prezzi altissimi. Questo deve farci riflettere sul valore della libertà, che noi diamo per scontata”.

I report di Hrana

Secondo l’ultimo aggiornamento dell”agenzia di stampa iraniana per i diritti umani Hrana sono 508 le persone uccise durante le proteste in Iran, inclusi 69 bambini. Il numero di persone arrestate è superiore a 18.000. Il report riferisce che finora si sono svolte più di 1.200 manifestazioni di protesta in 161 città.