La scomparsa

Erano poco prima delle 7 del mattino quando il custode dell’università IULM di Milano, mentre si accingeva ad aprire le molteplici aule del complesso, ha trovato il corpo privo di vita di una studentessa. La giovane donna, di origini sud americane e iscritta al primo anno alla Facoltà di Arti e Turismo, aveva fatto perdere le sue tracce la sera del 31 gennaio. A segnalare la scomparsa è stata la famiglia della studentessa, irreperibile telefonicamente.

Il messaggio d’addio

I fatti risalgono al primo febbraio. Il corpo è stato rinvenuto in uno dei bagni accanto alle aule studio dell’edificio 5, agganciato alla porta e con una sciarpa attorno al collo. Da quanto emerge dalle prime ricostruzioni, non risulterebbero sullo stesso segni di violenza.

Giunti sul posto, i carabinieri hanno trovato nella borsa della ragazza un biglietto di scuse. La giovane si è rivolta in primis ai suoi genitori, ai quali non solo ha chiesto scusa ma ha anche spiegato le motivazioni che l’hanno condotta a prendere questa decisione: pensieri turbolenti, un esame che non era riuscita a sostenere, la paura di essere considerata un fallimento. Gli inquirenti hanno confermato l’ipotesi del suicidio.

Tre minuti di silenzio

Il Senato accademico dell’università, in segno di cordoglio, ha deciso di sospendere le lezioni previste nella stessa giornata e ha invitato le commissioni impegnate negli esami della sessione straordinaria ad osservare tre minuti di silenzio.

Una decisione non condivisa da gran parte delle persone che hanno appreso la notizia e che, in queste ore, è al centro di numerose polemiche: “La vita di una ragazza vale davvero così poco?“, è il messaggio che trapela dai tanti messaggi di cordoglio che si leggono sui social network.

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