La Cisl propone di provare la settimana corta sul lavoro

La Cisl propone di ispirarsi al modello del Regno Unito, dove 61 aziende hanno sperimentato l’orario ridotto, 4 giorni lavorativi a settimana, a parità di stipendio, e il risultato è stato positivo in termini di soddisfazione dei lavoratori (meno dimissioni, ma anche meno giorni di malattia presi rispetto al passato) e produttività. 56 di queste aziende hanno mantenuto il nuovo orario dopo la sperimentazione fatta fra giugno e dicembre 2022. Anche in altre parti del mondo si è deciso di sperimentare l’orario lavorativo ridotto, quasi tutti gli esperimenti hanno portato al successo, per questo anche l’Italia dovrebbe provare la settimana corta. L’idea sarebbe di un esperimento simile a quello britannico con una cinquantina di grandi imprese coinvolte in un piano che porti flessibilità.

Roberto Benaglia, segretario generale dei metalmeccanici della Fim Cisl, afferma: “È tempo di regolare il lavoro soprattutto nel settore manifatturiero in modo più sostenibile, libero e produttivo. Non si tratta di ridurre gli orari in modo generico come nel secolo scorso, ma di rendere il lavoro maggiormente sostenibile e flessibile verso i bisogni delle persone. Significa rendere i posti di lavoro più attrattivi, in una epoca dove tanti lavoratori, soprattutto giovani di talento, stanno cambiando posto di lavoro e le competenze si muovono nel mercato del lavoro”