Durante i Giochi di Pechino 2022, poco dopo aver vinto l’oro a squadre con la Russia, Kamila Valieva, che allora aveva 15 anni, risultò positiva ad un controllo antidoping del dicembre precedente. Allora, il Tas decise di non sospendere l’atleta, che potè partecipare alla prova individuale ma per la tensione cadde due volte e finì l’esercizio in lacrime. L’Agenzia mondiale antidoping (Wada) ha presentato ricorso al Tas di Losanna per il caso, per la quale chiederà quattro anni di squalifica nei confronti della pattinatrice russa.
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