Roma: Bimba muore tragicamente, dimenticata in auto fuori dall’asilo

 

I genitori sono ancora sotto shock. La loro auto ha il finestrino rotto, quel che rimane del disperato tentativo di salvare la loro figlia, probabilmente dimenticata in auto davanti all’asilo dove non è mai arrivata. A nulla sono servite le cure dei medici del 118, ormai era troppo tardi per salvare la piccola lasciata nella vettura proprio fuori dal nido. La tragedia si è consumata nella cittadella militare della Cecchignola, nell’area sud di Roma, un dedalo di strade e palazzi dove vivono centinaia di militari. Una città nella città, con la sua chiesa, le sue scuole, i suoi centri sportivi, ma anche caserme e condomini. Qui ogni strada porta il nome di un corpo militare, i granatieri, i genieri, gli autieri. In quella dedicata ai fucilieri c’è l’asilo Luinetti, di fronte alla Direzione generale per il personale militare. Nel grande parcheggio di fronte all’ingresso, una Megane Rossa con il finestrino infranto. Questa mattina, secondo le prime ricostruzioni, il papà della bambina, un Carabiniere in servizio presso lo Stato Maggiore della Difesa, avrebbe dovuto accompagnare la figlia al nido, mentre la mamma avrebbe dovuto poi riprenderla nel pomeriggio. All’arrivo della donna, però, le maestre hanno spiegato che la figlia non era mai arrivata a scuola. Quando la donna ha visto la macchina del marito con la bimba dentro ha accusato un malore. Un militare di passaggio ha così deciso di rompere il vetro per provare a far respirare la neonata, ma purtroppo non è servito a nulla. I sanitari del 118 intervenuti poi sul posto hanno tentato di rianimarla ma senza successo. Ad allertarli, precedentemente, era stata una donna che aveva chiamato il 112. Sul caso indagano i Carabinieri della compagnia Eur e del Nucleo investigativo. Secondo fonti della procura, i coniugi sono stati ascoltati dagli inquirenti, e il papà della piccola è indagato per abbandono di minore, un atto dovuto. Nel 2019 il Parlamento approvò il decreto sull’obbligo dei seggiolini antiabbandono in auto, provvisti cioè di un allarme acustico per ricordarsi della presenza del bimbo in auto. Un provvedimento, la cui prima firmataria era Giorgia Meloni, che è entrato in vigore il 7 novembre 2019 e che prevedeva l’obbligatorietà per i bambini al di sotto dei quattro anni. I dispositivi, oltre agli allarmi visivi e sonori, possono essere anche collegati agli smartphone dei genitori attraverso apposite APP.